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Retta casa di riposo
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Lettera 
20 marzo 2018 0:00
 
Buongiorno,
il 1 gennaio 2017 mia madre, classe 1928, invalida al 100%, ha dovuto essere ricoverata in via definitiva in casa di riposo (RSA) dopo almeno un anno di peregrinazioni da un ospedale all'altro tra crisi respiratorie e riabilitazioni fino all'ultimo evento: la frattura del femore. Ora necessita costantemente di ossigeno, non deambula, e i movimenti degli arti inferiori sono molto dolorosi. Inoltre non ha più la memoria a breve termine. In questo momento la retta, che ammonta a circa 1700 euro al mese viene pagata in parte con la sua pensione e con l’assegno di accompagnamento (1200 euro totali) e in parte attingendo dai risparmi (che basteranno per un altro paio d’anni). Ho saputo che ci sarebbe la possibilità di richiedere un contributo al Comune ma non so come fare. Mio fratello ha chiesto verbalmente al Comune dove risiedeva prima di essere ricoverata e ha avuto risposta negativa. Mi sapreste dire quali passi dovrei fare per richiedere almeno un contributo che eviti di erodere i suoi risparmi? Prima di essere ricoverata era residente in un comune del cremonese, ora ha la residenza presso la casa di riposo sempre del cremonese, ma un comune diverso: a chi chiedere l'eventuale contributo?
Sono disponibile ad inviarvi qualsiasi informazione o documento che servisse.
Resto in attesa di vostra risposta, Saluti, Grazie
Maria Rosa, da Fiesco (CR)

Risposta:
può leggere il ns. sito: https://sosonline.aduc.it/info/rettersa.php
Per un approfondimento sui malati gravi, la questione è controversa in seguito alla sentenza Cassazione; in merito può leggere la ns. scheda: https://www.aduc.it/articolo/rette+rsa+nell+infermita+psichica+cassazione+quota_25144.php
La richiesta deve essere fatta al Comune presso cui è dipendente la RSA.
 
 
 
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