Buongiorno, il 4 aprile ho chiesto la chiusura del conto corrente a me intestato presso Intesa San Paolo a Milano corso Sempione. Mi è stato riferito che ci volevano 3 mesi per chiuderlo, per eventuali future domiciliazioni e per la carta di credito. La nuova banca aveva richiesto e ottenuto il trasferimento di tutte le domiciliazioni e la carta di credito, sapendo di dover chiudere, non la usavo da mesi. Ho chiesto di mostrarmi dove fosse scritto 3 mesi dalla richiesta ma non mi hanno fornito alcuna evidenza. Sul documento che ho firmato per la chiusura c'era invece riportato di segnalare un conto corrente sul quale appoggiarsi per eventuali addebiti o accrediti post chiusura.
Hanno anche trattenuto le carte quel giorno e strappate. A distanza di più di un mese nonostante aver scritto via pec e per email all'ufficio reclami, aver chiamato il call center (che tra l'altro mi confermava che la procedura parla di 3 massimo 12 gg lavorativi non 3 mesi) il conto non è stato ancora chiuso con relativo addebito del costo mensile del conto. Sono andata quindi in negativo ora perché il conto doveva essere chiuso. Sono andata presso un'latra filiale Intesa e parlato con il direttore che mi confermava che non ci vogliono 3 mesi.
Lo stesso mi ha suggerito di aprire un altro reclamo e così ho fatto ma ad oggi nessuna risposta. Cosa altro posso fare per far valere i miei diritti? Posso fare una denuncia? Querela? se si cosa comporta?
Grazie
Sharon, dalla provincia di MI

Risposta:
la mancata chiusura del conto corrente comporta per gli intermediari, cioè la banca, un inadempimento di cui saranno chiamati a rispondere.
Visto che ha presentato il reclamo e non ha ottenuto risposta, può procedere rivolgendosi all'ABF, arbitro bancario e finanziario, il costo è ridotto, si tratta di un versamento pari ad € 20.
Sarà l'arbitro a valutare il contenuto del ricorso, si compila un modello on line, e a valutare la documentazione allegata nonchè a procedere, sussistendone gli estremi, contro la filiale.
Arbitro bancario