Il Giorno 11 giugno mi è stata sospesa la fornitura del gas tramite un
sigillo a mia insaputa nella mia abitazione nella quale sono
domiciliata. Nessun preavviso. Il debito che avevo nei confronti di
Eni gas e luce è stato saldato dopo il loro invio di un SMS nel quale
mi si specificava il metodo e gli estremi del pagamento, effettuato da
me il Giorno 24 maggio con valuta 25. È legale l'apposizione dei
sigilli,e soprattutto è legale che io debba aspettare 7 giorno per lo
sblocco dello stesso sigillo? Come mi devo comportare,considerato che
nessuna delle mie telefonate ha prodotto un esito più immediato della
riapertura del mio contatore?
Tiziana, dalla provincia di MI
Risposta:si tratterebbe di inadempienze e abusi contrattuali, dei quali chiedere debito indennizzo. Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna entro 30 giorni, fare un tentativo di conciliazione presso l'Autorita' dell'energia Arera (ex Aeegsi):
http://sosonline.aduc.it/scheda/energia+elettrica+gas+conciliazioni+obbligatorie_25396.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, si potra' fare causa presso il proprio giudice di pace, anche senza avvocato per importi inferiori a 1.100 Euro:
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php
Qui la ns scheda di approfondimento sui rapporti con i gestori di energia:
https://sosonline.aduc.it/scheda/gas+guida_14630.php#Voce%2019