A novembre 2020 acquisto del sito Tecnosell uno smartphone Xiaomi Mi10
Twilight Grey da 128 gb che fin da subito presenta un problema alla
fotocamera: durante la registrazione dei video parte uno sfarfallio
che rende inservibile tale funzione. Avendo assoluto bisogno del
telefono rimando l'invio in assistenza fino a inizio settembre quando
contatto il venditore e già inizia il primo problema: avendo garanzia
Europa devo spedirlo prima a loro e a loro volta lo devono inviare al
centro Xiaomi del paese di provenienza (Est Europa). Dopo 15 giorni mi
contattano dichiarando che la scheda madre è difettosa e che il
ricambio non si trova più, così di fatto mi impongono la sostituzione
con un Mi10 Coral Green da 256 gb con soli altri 6 mesi di garanzia.
Contrariato per il colore diverso e l'inspiegabile perdita di 8 mesi
di garanzia chiedo delucidazioni sul terminale in sostituzione e a
forza di insistere scopro che il telefono proposto è usato.
Ora secondo il codice del consumo ho diritto alla recessione dal
contratto viceversa loro mi propongono un risarcimento di 300 euro in
cambio del telefono, che detto in parole chiare è un rientro
dell'usato.
Ora secondo voi come devo comportarmi? Ovviamente loro conoscono bene
la legge e sanno di essere in torto, ma sanno anche che generalmente
la gente non ha voglia di perdere tempo con queste cose. Sta di fatto
che io continuo a essere senza il mio telefono e mi stanno facendo
perdere tempo. Sono molto tentato di andare a sporgere denuncia, nel
frattempo acquisterò un altro smartphone tanto è chiaro che la
situazione non si risolverà in fretta.
Grazie per la consulenza.
Antonio, dalla provincia di VR
Risposta:lei ha diritto al riconoscimento pieno della garanzia legale di due anni, che nello specifico prevede, in caso di mancata riparazione, o la sostituzione del prodotto con altro nuovo identico o superiore o la risoluzione del contratto di acquisto con totale rimborso del pagamento. Altre soluzioni possono essere accettate in caso di difetto lieve, che non ci pare il suo.
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora al venditore:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Nel caso in cui la società non accolga la sua richiesta, può scegliere se attivare un tentativo di conciliazione stragiudiziale presso la camera di commercio o il Giudice di Pace, oppure adire le vie legali. Qui le schede sull'argomento:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+camera+commercio_11797.php
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php