Avevo un conto a nome mio e uno in condivisione con mia mamma -conto che risulta essere ancora attivo nonostante la sua nuova banca -Banco Popolare BPM- abbia mandato una raccomandata a settembre alla filiale Unicredit di S Croce s/Arno. La cosa che fa piangere più che ridere, è che io ho chiuso il mio conto a maggio 2016 passando a BNL senza problemi e il conto in comune con lei sopra una cifra irrisoria tipo 400/500€ era giusto per continuare a tenere la cassetta di sicurezza con loro A parte che è stato lasciato il tipo di conto che avevamo prima con un altro tipo di cifra, e ci vengono tuttora scalati circa 18€ mensili, poi la cassetta è stata tolta da lei a settembre nel passare alla banca nuova e ripeto quest'ultima ha inviato raccomandata per togliere il conto in oggetto.
Ora, io mi chiedo, è mai possibile che il conto sia ancora aperto e che oggi, proprio oggi, mi arrivi richiesta dalla mia EX banca (dopo un anno e mezzo) di andare a firmare dei documenti ?Le firme erano disgiunte a loro parere.
Eleonora, da Santa Croce Sull’arno (PI)

Risposta:
Se il rapporto è a firma disgiunta è sufficiente la richiesta di uno soltanto per estinguere il conto.
Il disagio è risarcibile ai sensi delle recenti disposizioni sul "trasloco facile", che obbligano la banca ad espletare entro dodici giorni tutte le pratiche correlate come anche a mettere a disposizione dei clienti in maniera agevole l'apposita modulistica. Se si sfora il termine, sono previste sanzioni pari all'importo di quaranta euro maggiorato ogni giorno da un tasso annuo pari a quello più elevato del limite stabilito ai sensi della disciplina dell'usura. Ha anche diritto al rimborso di tutte le spese generatesi dopo la richiesta di estinzione del conto. Dopo un reclamo, il passo successivo è l'
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