buongiorno
nel 2016 ho lasciato un immobile sito in Giugliano in Campania in
quanto venduto ovviamente ho provveduto a disattivando tutte le
utenze.
per quanto riguarda il servizio idrico ho chiamato il call center il
quale mi ha detto che la cessazione dell'utenza poteva essere
effettuata telefonicamente comunicando l'ultima lettura del contatore
cosi ho fatto. A fine 2019 al mio nuovo domicilio ricevo un avviso di
riscossione riferito all'anno 2017 mi reco presso gli uffici e scopro
che l'utenza non è mai stata cessata; a quel punto raccolgo tutta la
documentazione (certificato storico di residenza, attivazioni nuove
utenze, contratto di affitto registrato ecc) per poter dimostrare che
a far data dal 2016 non vivo più in quella abitazione. L'ufficio
sostiene che non avendo fatto richiesta scritta e non avendo pagato un
bollettino di cessazione pari a 18 euro io debba pagare 1500 euro di
un consumo mai effettuato da me ma probabilmente effettuato da altre
persone. mi chiedo se è possibile che io chiamo un call center della
società il quale mi fornisce indicazioni errate e nel frattempo io
non ho ricevuto una sola bolletta al mio nuovo domicilio
grazie
Barbara, dalla provincia di NA
Risposta:le cessazioni delle utenze si fanno sempre in forma scritta (meglio raccomandata A/R). Crediamo che, a parte la documentazione di cui ci ha scritto, lei non sia in grado di dimostrare questo colloquio, per cui la loro pretesa è purtroppo giustificata.
Due cose da fare subito:
- controlli chi ora fruisce di questo servizio ancora intestato a lei e faccia fare voltura o cessi l'utenza, mettendosi d'accordo per il pagamento del trascorso con questo utente.
- faccia bene i calcoli considerando la prescrizione biennale della loro pretesa (conta la data in cui le hanno inviato la richiesta), facendo attenzione che non le siano giunte altre richieste con posta tracciabile.
Nel caso questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna entro 50 giorni, fare un tentativo di conciliazione presso l'Autorita' dell'energia Arera:
http://sosonline.aduc.it/scheda/energia+elettrica+gas+conciliazioni+obbligatorie_25396.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, si potra' fare causa presso il proprio giudice di pace, anche senza avvocato per importi inferiori a 1.100 Euro:
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php