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Trattativa acquisto usato falsata da informazioni false
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Lettera 
9 novembre 2021 0:00
 
Circa un mese fa ho trovato su subito.it una stufa usata ed ho deciso
di avviare una trattativa per acquisto.
La persona che ha messo annuncio non e` il
venditore stesso ma un intermediario, il quale seguira` tutta la
trattativa.
La prima informazione che chiedo all'intermediario e` di che anno e`
la stufa e la persona mi risponde che e` del 2018 quindi ha 3 anni. L'
annuncio parla di una stufa perfettamente funzionante e praticamente
nuova, utilizzata solo per un paio di inverni.
La trattativa va avanti, mi informo di quanto costi la stufa nuova
poiche` e` ancora in commercio e faccio le mie debite valutazioni.
Alla fine decido di offrire 1600 euro, un prezzo che mi sembra congruo
tenuto conto di eta`, utilizzo effettivo, costo della stufa nuova pari
a circa 3500 euro, che con ecoincentivi diventa circa 2300 euro.
Tutta la trattativa e` gestita dallintermediario, non parlo mai con il
venditore. Tutta la trattativa avviene tramite scambio di messaggi
prima su subito.it (ho una copia di tutto) poi successivanmente
tramite whatsapp col cellulare dell' intermediario. Ci scambiamo
messaggi scritti o vocali, nei quali intermediario ripete piu` volte
che il prodotto e` del 2018. Tutto e` tracciato.
Sulla base delle informazioni ricevute dall'intermediario arrivo a
concludere per 1700 euro e prendo accordi per il ritiro della stufa.
Dopo una settimana circa mio marito va a ritirare la stufa, dopo aver
effettuato il pagamento in contanti di 1700 euro il venditore consegna
a mio marito stufa e libretto di istruzione.
All' arrivo a casa apriamo il libretto di istruzione, scopriamo
nellultima pagina del libretto un vecchio certificato di garanzia che
attesta che la stufa e` stata acquistata dal venditore nel 2009, e non
e` del 2018 come dichiarato ripetutamente dall' intermediario in fase
di trattativa. Inoltre da appunti vari sul libretto stesso scopriamo
che tra il 2013 e il 2015 sono stati fatti degli interventi di
sostituzione pezzi.
Chiamiamo i venditori perche` ci rendiamo conto di essere stati
raggirati e loro in prima battuta scaricano la responsabilita` all'
intermediario sostenendo di non aver mai sostenuto che la stufa e` del
2018 e che la sostituzone pezzi garantisce il fatto che la stufa e'
come nuova.
Decidiamo di far venire un tecnico installatore per capire le
condizioni effettive della stufa e accenderla e il tecnico esegue
manutenzione e accensione. Ci conferma che la stufa e` un vecchio
modello per il modo in cui certi elementi sono montati, per il tipo di
caldaia che monta e controlla il numero di ore totali lavorate dalla
stufa e ci dice che la stufa ha lavorato l' equivalente di 4 inverni.
Non i 2 inverni dichiarati.
Ci siamo rivolti ad un rivenditore di zona e quel tipo di stufa del
2009 con quelle ore di utilizzo avrebbe un valore di circa 1200/1300
euro.
Che tipo di azione possiamo intraprendere verso intermediario?
Truffa/rimborso danni/altro? Rischiamo di fare azione inutile se
intermediario rimpalla responsabilita` al venditore?
Livia, dalla provincia di RM

Risposta:
lei ha diritto a richiedere l'annullamento del contratto per vizio del consenso, o la restituzione parziale del prezzo.
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora sia al venditore, sia all'intermediario:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
I venditori, visto che hanno riscosso, non possono rimbalzare la responsabilità sull'intermediario. Sono loro che dovranno riprendersi il bene e restituirle i prezzo, o rimborsarla in parte. Saranno poi i venditori a rivalersi sull'intermediario, se questo ha procurato loro un danno.
 
 
 
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