All'atto del rogito per la vendita di un appartamento ricevuto in successione ereditaria, il notaio ha preteso che i venditori versassero presso di lui, a garanzia del pagamento delle imposte di successione e degli eventuali arretrati condominiali o spese legali, la somma di 15mila euro.
Dopo un certo periodo di tempo (addebitabile alla Agenzia delle Entrate)gli eredi hanno regolarmente pagato anche la seconda rata delle cennate imposte (quasi 12mila euro) ma hanno purtroppo ancora un piccolo contenzioso di carattere legale tra il condominio e un condomino (che non li riguarda ma che purtroppo è insoirto due giorni prima del rogito) che potrebbe in futuro costringerli al pagamento di una somma relativamente piccola.
Il notaio non vuole restituire la somma a suo tempo versatagli (e potrebbe anche avere qualche ragione per l'ultimo aspetto) ma non vuole neppure restituire la somma relativa alla garanzia sul pagamento delle imposte, nonostante sia dimostrabile il loro adempimento.
Secondo il vostro giudizio (comprendo che è materia scivolosa) ma non sarebbe doveroso, da parte del notaio, lo stralcio della parte di fondo di garanzia resa inutile dal pagamento dell'imposta (e che rappresenta l'80% della somma versata) e magari il mantenimento della sola quota relativa alla copertuta delle eventuali spese legali ancora sub iudice?
Grazie per la vostra risposta. Non vi è fretta.
Giuseppe, dalla provincia di RM

Risposta:
la miglior cosa è chiedere al notaio perchè non svincola la parte della somma depositata che - secondo lei - è eccedente.