ADUC
Tariffa TARI per non residenti
Lettera
21 settembre 2022 0:00
Sono proprietario di un appartamento posto nel Comune di Scandicci che attualmente è vuoto. Fino al mese scorso era abitato da un inquilino residente che provvedeva quindi al pagamento della TARI.
Essendo rimasto vuoto sto provvedendo alla voltura a mio nome dell’utenza. Guardando il regolamento ho capito con disappunto che incredibilmente l’appartamento vuoto pagherà molto di più che se ci risiedessi. Infatti, nel caso di non residente il numero di persone viene stabilito in base alla superficie.
Cercando informazioni in internet ho travato che sull’argomento c’è stata una sentenza del Consiglio di Stato n. 4223 del settembre 2017 che condanna tale criterio di determinazione della tariffa.
Chiedo quindi se secondo voi è possibile opporsi all’applicazione della tariffa per non residenti e in che modo può essere fatto.
Grazie per la risposta e cordiali saluti
Massimo, dalla provincia di FI
Risposta:
la sentenza è, a nostro avviso, ben argomentata (https://www.altalex.com/documents/news/2017/09/07/tassa-rifiuti-illegittima-se-maggiore-per-i-non-residenti).... ma, pur nella sua autorevolezza, è una sentenza, relativa quindi ad un caso specifico (Comune di Jesolo nella fattispecie). A discrezione, quindi, la sua accettazione. Che dovrebbe prima essere avvalorata dallo specifico Comune (richiesta da inviare tramite raccomandata A/r o pec di diffida con cui si minaccia ricorso alle vie legali) e, nel caso procedere in giuizio al Tar e, in mancanza di soddisfazione ad altrettanto Consiglio di Stato.
Iter lungo e costoso, facendo anche attenzione a chiedere, entro i termini di scadenza del pagamento del tributo, la sospensione dello stesso... che altrimenti (per evitare lievitazione del valore) andrebbe pagato e, di conseguenza, chiesto il rimborso.
Valuti, quindi, tutto l'iter rispetto a costi, tempi e principio da affermare rispetto alle proprie ragioni.
Un tentativo lo faremmo comunque con la difffida al Comune, che può redigere senza supporto legale, ché tutto il resto necessità di legali amministrativisti (rari e costosi) e spese di contributo unificato (imposta per usufruire dei servizi di giustizia) anch'esse elevate (per le quali chiedere rimborso in caso di vittoria).
Essendo rimasto vuoto sto provvedendo alla voltura a mio nome dell’utenza. Guardando il regolamento ho capito con disappunto che incredibilmente l’appartamento vuoto pagherà molto di più che se ci risiedessi. Infatti, nel caso di non residente il numero di persone viene stabilito in base alla superficie.
Cercando informazioni in internet ho travato che sull’argomento c’è stata una sentenza del Consiglio di Stato n. 4223 del settembre 2017 che condanna tale criterio di determinazione della tariffa.
Chiedo quindi se secondo voi è possibile opporsi all’applicazione della tariffa per non residenti e in che modo può essere fatto.
Grazie per la risposta e cordiali saluti
Massimo, dalla provincia di FI
Risposta:
la sentenza è, a nostro avviso, ben argomentata (https://www.altalex.com/documents/news/2017/09/07/tassa-rifiuti-illegittima-se-maggiore-per-i-non-residenti).... ma, pur nella sua autorevolezza, è una sentenza, relativa quindi ad un caso specifico (Comune di Jesolo nella fattispecie). A discrezione, quindi, la sua accettazione. Che dovrebbe prima essere avvalorata dallo specifico Comune (richiesta da inviare tramite raccomandata A/r o pec di diffida con cui si minaccia ricorso alle vie legali) e, nel caso procedere in giuizio al Tar e, in mancanza di soddisfazione ad altrettanto Consiglio di Stato.
Iter lungo e costoso, facendo anche attenzione a chiedere, entro i termini di scadenza del pagamento del tributo, la sospensione dello stesso... che altrimenti (per evitare lievitazione del valore) andrebbe pagato e, di conseguenza, chiesto il rimborso.
Valuti, quindi, tutto l'iter rispetto a costi, tempi e principio da affermare rispetto alle proprie ragioni.
Un tentativo lo faremmo comunque con la difffida al Comune, che può redigere senza supporto legale, ché tutto il resto necessità di legali amministrativisti (rari e costosi) e spese di contributo unificato (imposta per usufruire dei servizi di giustizia) anch'esse elevate (per le quali chiedere rimborso in caso di vittoria).
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