testata ADUC
siti d'incontro online
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
19 gennaio 2020 0:00
 
Buonasera,
le scrivo per avere informazioni riguardo a una controversia abbastanza seccante che tuttora ho per via dell'utilizzo di un sito d'incontri online.
Il sito in questione è milfdisposte.it. L'agosto scorso mi sono iscritto al suddetto sito e ho attivato l'abbonamento a pagamento (pagamento effettuato tramite Postepay). Rendendomi subito conto della situazione (il sito in realtà non presenta nessun altro utente reale, ma solo virtuali) ho abbandonato il sito nel giro di pochi giorni, e mai più utilizzato. Allo scadere del primo mese mi sono ritrovato un pagamento tramite la mia Postepay riguardante il rinnovo dell'abbonamento. A quel punto ho provveduto a cancellare il mio account (che difatti non è più attivo da settembre 2019), e a non ricaricare più la carta onde evitare nuovi accrediti (carta che poi è scaduta con il mese di gennaio 2020 quindi non più attiva. Da inizio di dicembre ho ricevuto 4 mail dall'indirizzo [email protected] in cui questa fantomatica Fairmont dice di agire per conto della ditta svizzera Detablaster AG (propietaria del sito d'incontri), in cui a scadenze diverse (prima il 16.12, poi il 20.12, il 31.12 e infine il 16.12) mi si chiedeva di saldare l'importo di 88,90 euro (pagamenti non effettuati riguardo l'abbonamento al sito più spese amministrative) non oltre il limite indicato, causa l'apertura di una procedura di recupero crediti tramite studio legale. Ina calce indicando le coordinate bancarie per effettuare il bonifico.
Ho sempre ignorato queste email, in primo luogo perchè non ho più nessun account attivo e di conseguenza non ho nessun motivo di pagare per un servizio di cui non posso usufruire. Informandomi su diversi siti online ho poi scoperto che questo metodo ha colpito molte persone nel corso degl'ultimi anni, il che avvalorava la mia convinzione di non pagare nessuna somma.
Oggi ho ricevuto una lettera per posta da uno studio di avvocati tedesco, in cui in sostanza mi si ripetevano le stesse cose già elencate nelle email, intimandomi il pagamento sempre di 88,90 euro entro il 28.01.2020 onde evitare di incaricare uno studio legale in loco di continuare la procedura.
Detto tutto questo, a questo punto come devo comportarmi? Per quanto poco ne possa sapere una semplice lettera, senza ricevuta A/R, non ha nessun valore legale, quindi il suddetto studio legale potrebbe tranquillamente essere fittizio per quanto ne possa sapere. Mi conviene pagare tramite bonifico e chiedere la disdetta del contratto (cosa che tra l'altro numerose altre persone hanno fatto ma che è stata per molti ignorata in quanto si sono visti richiedere ulteriori addebiti anche dopo di questa) oppure continuare ad ignorare la cosa nonostante le lettere intimidatorie? Allego foto della lettera ricevuta.
Grazie in anticipo,
cordiali saluti
Eddy, dalla provincia di TV

Risposta:
premesso che lei ha torto, le disdette dei contratti si fanno seguendo le regole dello stesso e non decidendo di non pagare e non più frequentare il servizio (indipendentemente dalle sue valutazioni)... è vero che mail e posta ordinaria non hanno valore. Quindi decida se attendere o meno una loro ingiunzione formale tramite raccomandata A/R e, nel caso, replicare con altrettanto mezzo in forma di diffida facendo presente che il servizio che fornivano non corripondeva alla presentazione dello stesso, così come indicato in contratto:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS