Buonasera a tutti di ADUC,
Innanzitutto voglio complimentarmi per il servizio che offrite a noi
cittadini, grazie a voi abbiamo supporto in molte circostanze, e siete
di moltissimo aiuto nei consigli sul da fare.
Vorrei chiedervi un consiglio per una caduta in conseguenza di un
cordone non segnalato.
Alcune settimane fa mi trovo a camminare nel cortile esterno di una
palazzina interessata dai lavori del SUPERBONUS 110% in quanto
interessato ai lavori, tale cortile si trova su di un suolo privato,
ed è completamente asfaltato.
Siccome si stanno eseguendo i lavori del 110%, un'operaio ha
realizzato un cordone in cemento per tutta la larghezza della via di
accesso alla palazzina stessa, e tale cordone è alto circa cm.20/30 e
largo almeno cm.40, e si trova appena girato l'angolo del cortile
esterno.
Io, una volta girato l'angolo inciampo in questo cordone e cado a
terra frontalmente, riportando la rottura degli occhiali da vista,
ematomi in entrambe le ginocchia, rigonfiamento delle labbra per urto
delle stesse dovute alla caduta, e graffi alle braccia, oltre ad
indolenzimenti vari.
Tale cordone non era minimamente segnalato con dei cartelli di fare
attenzione, e non c'era niente di niente che lo segnalava, era
soltanto stato realizzato.
Subito dopo la mia caduta è stato prontamente e celermente tolto, e
c'è rimasta solamente la traccia sull'asfalto.
Vorrei chiedervi se potete darmi un consiglio su quanto mi è accaduto,
quanto dovrei chiedere di importo come risarcimento per i danni fisici
che ho subito in conseguenza della caduta, e che ho dovuto subire per
molto tempo dopo.
Siccome per me è stata una grande agitazione in conseguenza, sia con i
responsabili che per me, vorrei chiedere anche i danni morali.
Ancora oggi ho l'ematoma sulle ginocchia, occhiali danneggiati, e le
labbra gonfie le ho dovute subire per qualche settimana.
Queste cose non dovrebbero succedere, durante i lavori dovrebbero
essere segnalati tutti i pericoli, ma in questo caso non sono stati
applicati tutti i criteri e accorgimenti delle leggi.
Che importo dovrei chiedere come risarcimento per i danni fisici e
morali? Il medico mi ha riconosciuto anche dei giorni.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra risposta.
Buon proseguo di settimana.
Saluti br>
Marco, dalla provincia di TR
Risposta:prima di procedere nei confronti del responsabile del cantiere o del committente dei lavori dovrebbe documentare, sia pure con semplici ma attendibili testimonianze, le circostanze alla base dell'infortunio occorsole; nelle sedi conciliatorie e/o giudiziarie le occorrera' infatti precisare la posizione del cordolo rispetto alla eventuale recinzione dell'area propria di cantiere, l'assenza su di essa di segnaletica di avviso o di divieto di accesso agli estranei, la documentazione medico sanitaria, e quant'altro utile a definire la gravita' dei danni subiti.
Quindi, escludendo una sua parziale responsabilita' dell'accaduto, si faccia valere con una
lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora
intimando il dovuto risarcimento sulla base di spese documentate.
Nel caso in cui la società non accolga la sua richiesta, può scegliere se attivare un tentativo di conciliazione stragiudiziale presso la camera di commercio o il Giudice di Pace, oppure adire le vie legali. Qui le schede sull'argomento:
camera di commercio
giudice di pace