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Decreto di inammissibilità per mancata sottoscrizione originale: è valido?
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Lettera 
18 luglio 2018 0:00
 
Buongiorno,
- Nel marzo del 2017 ricevo una sanzione per sosta recapitatami a distanza di mesi in quanto, secondo loro, assente dal luogo della violazione (quando invece ero in fermata per pochi minuti, presente sul luogo e ho potuto dimostrare il fatto tramite due testimoni).
- A giugno di quest'anno, 14 mesi dopo il mio ricorso, ricevo la risposta del Viceprefetto che lo dichiara inammissibile sostenendo che manchi la mia firma. Io sono certo di averla fatta, ma non so come fare a dimostrarlo. Inoltre mi risulta che la Cassazione, con la sentenza 5191/2017 abbia detto che la mancanza di sottoscrizione originale da parte del ricorrente non pregiudica l'ammissibilità del ricorso. E' possibile che nel mio caso questo non valga?
- Aggiungo che con il decreto di inammissibilità, non mi è stata notificata alcuna ingiunzione di pagamento (dunque non conosco la cifra da corrispondere, anche se penso sia pari al doppio del minimo edittale). Forse che questa arrivi in un secondo momento?
Vi chiedo come dovrei comportarmi in questo caso, se appellarmi al Giudice di Pace o ad altri organi.
Ringraziandovi, porgo cordiali saluti.
Lorenzo, dalla provincia di BO

Risposta:
lei potrebbe fare ricorso al giudice solo sulle motivazioni addotte dal prefetto per respingerlo, cioè dovrebbe dimostrare che la firma c'era. Ci sembra difficile. Per l'importo da pagare, non è citato perchè il ricorso non è stato proprio preso in considerazione per assenza di firma. Quindi, facendo riferimento al codice della strada, l'importo della multa originaria raddoppia. Occhio a pagarlo giusto, con tutte le spese del caso indicate nel verbale originario, altrimenti, anche per pochi centesimi, le arriverà una ulteriore multa.
 
 
 
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