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Riparazione auto con ricambi usati
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Lettera 
6 ottobre 2022 0:00
 
Buongiorno.
Vi espongo il mio problema.
Il 23 giugno scorso ho dovuto farmi soccorrere dal carro attrezzi in autostrada che mi ha portato all’autofficina Milani di Stienta (RO): rottura del compressore dell’aria condizionata. Dopo regolare preventivo scritto ho accettato la riparazione e, come suggerito, la proposta di utilizzare un ricambio usato.
L’11 luglio mi è stata riconsegnata l’auto riparata, ho pagato quanto pattuito con rilascio di regolare fattura con la descrizione di tutti gli interventi effettuati.
Dopo pochi giorni e meno di 500 km mentre mio figlio stava raggiungendo la Puglia per le ferie programmate il clima ha cessato di funzionare.
Rientrato dalle ferie mio figlio si è recato presso l’autofficina Milani per fare verificare l’auto; la diagnosi è stata “rottura della cinghia servizi (appena sostituita da loro) dovuta probabilmente a un oggetto raccolto durante la marcia”, cosa inverosimile; di fatto la cinghia non c’era più.
Tuttavia ad un esame migliore la cinghia è stata rinvenuta nel sottoscocca; il meccanico ha riferito a mio figlio che in realtà la rottura della cinghia era dovuta all’errata sostituzione del compressore con uno non idoneo e di fatto la puleggia del compressore l’aveva tagliata.
Era necessario sostituire il compressore con uno appropriato; anche in questo caso si è optato per un usato.
Su mia esplicita richiesta hanno precisato “le confermo la lavorazione in garanzia, anche se l'usato solitamente non l'avrebbe”.
Il 21 settembre è stata effettuata la seconda riparazione con un ricambio usato per il quale ho scritto “questa volta venga controllato il corretto funzionamento”.
Dopo quattro giorni e nemmeno 300 km percorsi si è ripresentato l’identico problema iniziale del 23 giugno.
Ho scritto all’autofficina segnalando il problema e chiedendo un appuntamento telefonico col titolare per definire la questione. La segretaria mi ha risposto “ci dispiace per l'accaduto, purtroppo montando un ricambio usato è un ricambio senza garanzia, di un'altra vettura rottamata, che a volte ha percorso anche con kilometraggi importanti. Quando si acquista un pezzo di recupero è possibile che abbia una durata di mesi, anni o giorni essendo appunto usato. Eventualmente se volete possiamo fare una valutazione sul nuovo che come le avevo già accennato viene 884,50 ivati(725+iva)”.
Ho risposto affermando che non avevo chiesto un preventivo bensì un colloquio col titolare; nessuna risposta.
Oggi ho sollecitato …
Detto tutto questo, come posso far valere il mio diritto ad avere la riparazione eseguita a regola d’arte?
Di tutto quanto sopra ho agli atti cospicua corrispondenza tramite e-mail.
Grazie, cordiali saluti.
Giancarlo, dalla provincia di VI

Risposta:
l'usura del componente, a lei nota gia' dal preventivo, ostacola la possibilita' del riconoscimento un diritto di garanzia legale, salvo che il guasto non dipenda dalla sua rottura, bensi' da un intervento non eseguito a regola d'arte. Se accerta questa ipotesi, si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora
 
 
 
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