Buongiorno. Nessuno parla di questa cosa. Dopo aver leso i diritti dei cittadini coniugati, perpetuadoli nel tempo (il paradosso è che "i conviventi" godevano dell'esenzione IMU per prima casa e "i coniugati", no), dopo aver fatto spendere ulteriori soldi e tempo ai contribuenti per arrivare ad avere una sentenza della Consulta su una tassa che per LOGICA era iniqua (e ce lo siamo dovuto far dire dalla Consulta!), adesso, naturalmente, nessuno ne parla e non si comprende la modalità del rimborso che va richiesto entro 5 anni dalla sentenza. Ho inviato
la prima richiesta a febbraio al comune di Roma, tramite l'apposito modulo via PEC ed un sollecito a giugno (ho letto che il rimborso dovrebbe essere effettuato entro 180 giorni dalla richiesta). Nessuna risposta. Ma le PEC hanno valore solo se mandate dalle istituzioni? Il cittadino resta inascoltato.. quasi come sempre. Spero che riusciate a farvi sentire Voi.
Monica, dalla provincia di RM
Risposta: c'è da dire che le amministrazioni comunali non hanno i liquidi per pagare 5 anni di imu ad un numero elevato di domande e quindi la portano alla lunghissima.
Ad ogni buon conto trascorsi i 180 giorni si poptrebbe provare ad avere una ingiuziione di pagamento contro il comune.
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Ha risposto Anna D'Antuono