Io abito a Campiglia Marittima (Li) in un complesso residenziale
composto da 25 villette e attraversato da un’unica strada asfaltata
che avendo la forma di un 9 è senza sbocco (faccio presente che
all’inizio della strada è segnalato: STRADA SENZA SBOCCO e PROPRIETA’
PRIVATA). Tutto il complesso è zona privata e non abbiamo vincoli di
servitù.
A giugno dell’anno scorso a seguito di un’ordinanza del Comune ( link
in calce) con cui patrocinava l’evento podistico Around Campiglia,
indetto dal locale G.S. La Bifora, addirittura chiudendo la strada per
circa 2 ore ci siamo resi conto che a nostra insaputa, senza nessuna
richiesta o informazione precedente, la nostra strada era stata
avocata a percorso trekking con tanto di n.57. L'attraversamento
prevedeva l’ingresso dalla via provinciale via di Venturina, dove sono
apposti cartelli di cui sopra, e l’uscita dopo circa 350 metri in
fondo alla strada, lasciando l’asfalto per entrare in un terreno
privato (anch’esso di proprietà di un condomino) per poi raggiungere
il paese.
Noi non sappiamo chi sia l’artefice di questo, per noi, furto di
proprietà se il Comune o il G.S. La Bifora oppure entrambi d’accordo
comunque non vogliamo accettare questa che per noi è una violazione di
domicilio. Il continuo passare di estranei a piedi e in bicicletta
viola la nostra privacy e la nostra tranquillità. L’alto costo che
comporta a ciascuno dei condomini la manutenzione ed illuminazione
della strada adesso viene gravato della responsabilità verso chiunque
di questi estranei si facesse male.
Cosa possiamo fare per poter riacquistare in toto la nostra proprietà
privata?
Maurizio, dalla provincia di LI
Risposta:se la strada è privata ed è distinguibile come tale attraverso segnaletica, è illegittimo l'utilizzo fatto per questo evento. E' comunque al Comune (nella persona del sindaco), oltre che agli organizzatori, che dovrete far presente l'accaduto, diffidandoli dal procedere con tale manifestazione sulla vostra proprietà. Avverta che in difetto, chiederà il risarcimento del danno e denuncerà l'accaduto all'Autorità giudiziaria. Si faccia valere con una lettera
raccomandata A/R o PEC di messa in mora
Se non ottiene risposte soddisfacenti, potrà rivolgersi al Difensore civico della sua Regione, chiedendone l'intervento.