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Liquidazione Polizza Vita Poste Italiane
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Lettera 
19 settembre 2020 0:00
 
L’odissea con Poste Italiane è cominciata quasi un anno fa, di seguito descrivo gli eventi:
Ad agosto del 2019 purtroppo è venuto a mancare mio padre, il quale aveva contratto una Polizza con PosteVita, la compagnia di assicurazioni di Poste Italiane, nominando come beneficiario in caso di sinistro mio figlio minorenne, che attualmente ha sedici anni.
Ad ottobre ho richiesto al numero verde di PosteVita le modalità di liquidazione della suddetta polizza, tra i vari documenti richiesti c’è il Decreto del Giudice Tutelare ad autorizza la liquidazione su un conto corrente intestato al minore e mi viene comunicato che per conoscerne l’ammontare devo chiedere una lettera di stima, poi devo inviare tutto per raccomandata. Successivamente mi reco all’ufficio postale per chiedere conferma delle informazioni ricevuta e alla richiesta della lettera di stima mi viene consegnato un estratto conto, il consulente dice che è equivalente ed in effetti lì c’è scritta la somma da liquidare.
Una volta prodotti tutti i documenti, compreso il Decreto del Giudice Tutelare che chiede la liquidazione della polizza citandone esattamente gli estremi invio i documenti come richiesto per raccomandata ricevuta da PosteVita il 24/06/2020.
Passa il tempo e non ho notizie in merito. Il numero verde non risponde mai per quanto provi ripetutamente a mettermi in contatto con un operatore. Invio numerose Pec di reclamo a cui non rispondono.
Il 29/07/2020 mi reco all’ufficio postale e soltanto il Direttore dell’Ufficio riesce a mettersi in contatto con PosteVita e spiegano a lui, non a me che non ho la possibilità di parlare con nessuno, che il Decreto prodotto non è valido perché non riporta gli estremi della lettera di stima della polizza.
La cosa è assurda anche per il direttore dell’ufficio postale: c’è un Decreto di un Tribunale che dispone la liquidazione una polizza i cui estremi sono chiaramente dichiarati, eppure loro non lo ritengono valido. Forse si sentono estranei ai tribunali italiani e fanno riferimento a quelli di qualche altro stato straniero.
Vorrei citarli in giudizio al Tribunale e vedere come possano spiegare ad un Giudice che ritengono non valide le disposizioni di un altro Giudice. Ma la cause costano, e mi rassegno a fare richiesta di questa lettera di stima per poi chiedere un nuovo decreto al Giudice. Considerate che farlo richiede tempo e denaro, circa un centinaio di euro tra marche da bolle e spese varie, ma mi rassegno e faccio richiesta di questa lettera di stima tramite ufficio postale.
Ad oggi questa lettera non mi è arrivata ed ai miei reclami tramite Pec hanno risposto solo una volta dicendo che devo inviare il Decreto del Giudice, quindi il documento che gli ho già inviato a giugno.
Per procedere alla liquidazione vogliono un Decreto che, secondo loro, deve essere prodotto per forza con un documento (la lettera di stima) che si rifiutano di fornirmi. Quindi mi hanno messo nella condizione di non poter riscuotere la polizza per mio figlio.
Alessandro, dalla provincia di LT

Risposta:
non ci sono alternative alla citazione in giudizio. Questa la nostra scheda sul Giudice di Pace:
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php
 
 
 
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