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Inquinamento acustico delle sirene
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Lettera 
21 novembre 2019 0:00
 
Da qualche mese abito nei pressi di piazza Giureconsulti a Roma. Mi è subito saltato agli orecchi l’impressionante numero di volte che sono disturbato dal suono di sirene, nell’arco della giornata, fin dalle prime ore della mattina. Vero è che ci troviamo sulla strada che conduce al più grande ospedale romano per numero di posti letto, vale a dire il Gemelli, ma solo un evento calamitoso può giustificare decine di ambulanze a sirene spiegate in un solo giorno. E’ evidente che le ambulanze, per lo più di associazioni dalle fantasiose ancorché amichevoli denominazioni, le automediche e le vetturette adibite a improbabili trasporti d’organi, nella maggior parte dei casi utilizzano gli apparati acustici di allarme solo per evitare il traffico durante trasporti di routine, vale a dire in modo improprio. A riprova di ciò, mi è capitato di trascorrere gran parte della domenica a casa e di non sentire alcuna sirena. Va detto che non è infrequente vedere ambulanze sfrecciare a sirene spiegate anche in assenza di traffico e di notte. Recentemente si sono occupati di questo malcostume i carabinieri del Nas di Roma (https://www.ilmessaggero.it/pay/edicola/roma_ambulanze_sirene_code_oggi_ultime_notizie-4791775.html ) che hanno fatto dei controlli e hanno multato 16 ambulanze, ma evidentemente non basta. Che cosa si può fare ancora? Grazie.
Ugo, dalla provincia di RM

Risposta:
nient di più di quanto sia stato già fatto: la segnalazione all'utorità di polizia perché verifichino l'approprietezza dell'uso delle sirene.
 
 
 
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