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condominio
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Lettera 
26 ottobre 2022 0:00
 
Sono proprietario di un appartamento in condominio; è in atto una vertenza legale tra costruttore e venditore per difetti di costruzione che coinvolgono il condominio; la costruzione è del 2013; nel 2020 viene offerto un accordo di conciliazione dalle parti in causa al condominio; alcuni condomini senza la convocazione di un’assemblea, ed all’insaputa degli altri,fanno comunicare al ctu che ha presentato la proposta di conciliazione come sottoriportato:
el gennaio/febbraio 2020 grazie al lavoro dei CTP e degli Avvocati, dopo diversi tentativi di stipulare un verbale di conciliazione definitivo, le parti raggiungevano un accordo stabilendo di dividere in parti uguali la cifra stimata ma a condizione che anche il condominio interessato fosse disponibile ad accettare le stesse senza altre pretese (si allega verbale di conciliazione).
Per l’accettazione definitiva della conciliazione, si decideva di esporre la soluzione anche al condominio tramite assemblea.
Il 10 giugno 2020 il CTU veniva informato che i condomini non intendevano addivenire ad alcun accordo, non ritenendolo tutelante per i loro interessi e si riservavano di far valere la garanzia decennale del costruttore e dell’appaltatore.
Non sono in possesso del verbale di conciliazone, anche se richiesto;
chiedo: ci sono i presupposti per una azione legale nei confronti di tali condomini da parte del condominio?
Ringrazio per la cortesia
Ennio, dalla provincia di BL

Risposta:
dovra' procurarsi almeno gli atti formali depositati presso l'amministratore. Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora
intimando l'accesso agli atti
 
 
 
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