Salve, premetto che nell’anno 2016 e precisamente in gennaio,
acquistavo presso un concessionario una autovettura, pagandola 12.400€
circa. Ritirai la vettura e dopo alcuni giorni dalla consegna notai
che vi erano dei difetti dovuti alla differenza di colore sulla
carrozzeria, ruote molto usurate e il cambio con un problema. Chiamai
subito il concessionario per chiedere la risoluzione dei problemi e
ottenni la prenotazione di ricovero nella loro officina. La vettura
fino a febbraio 2016 è stata quasi sempre ricoverata in quanto non
sono riusciti a risolvere i problemi segnalati perché a loro dire
alcuni di essi non risultavano convenienti ripararli, per esempio
quello del colore consisteva nella riverniciatura completa della
vettura, mentre il cambio gomme sarebbe costato al concessionario
all’incirca 750€. A questo punto avvalendomi di quanto previsto dal
codice del consumo chiesi la restituzione del prezzo o in alternativa
la riduzione. Il direttore dell’officina scelse la restituzione totale
del prezzo. Nel momento del ritiro dell’assegno di 12.400€, mi venne
chiesto se avessi o meno pagato il bollo, ma risposi di non averlo
pagato per i problemi di cui sopra, allora l’addetto alle vendite
consultato il direttore, mi riferì, verbalmente, in presenza di un
testimone, che per l’importo del bollo avrebbero provveduto loro. Nel
mese di aprile di quest’anno mi vedo notificare una cartella di
pagamento + oneri e tasse pari a 386€, il quale importo ho saldato nei
termini di scadenza per evitare provvedimenti esecutivi. Nel mese di
Giugno inviavo al concessionario, una messa in more sostenendo che
essendo il bene allora acquistato gravato da vizi importanti, nascosti
allo scrivente nel momento dell’acquisto, subendo per tali vizi danni
riconducibili ai loro comportamenti scorretti per cui il bene venduto
non era stato goduto, nonostante la proprietà del bene acquisita dallo
scrivente con passaggio di proprietà in gennaio 2016 (registrato il
01.02.2016), veniva restituita il 01.02.2016 (con registrazione in
marzo) allo stesso concessionario con analogo passaggio di proprietà.
Ad oggi non ho ricevuto risposta alcuna. Vi chiedo gentilmente:
potreste consigliarmi una eventuale strategia legale ovvero difensiva
per quanto accaduto magari solo per il recupero dei 386€ pagati
ingiustamente per un bene non goduto a causa loro? Ovvero se nel caso
di specie la legge offre una sorta di garanzia per questi episodi.
Ringrazio anticipatamente per la Vs risposta professionale.
Massimo, dalla provincia di CE
Risposta: ci pare indubbio la leggitimita' dell'ingiunzione tributaria a suo carico in quanto possessore prevalente dell'auto in quell'anno. Il contenzioso attuale con il concessionario riguarda se il bollo 2016 doveva rientrare nel risarcimento concordato per i danni del veicolo che ha portato ad una riduzione del prezzo di acquisto. Tuttavia, se la controparte non le riconosce bonariamente il rimborso, per rivendicarne il diritto le occorre un documento dell'accordo sottoscritto o una testimonianza attendibile dell'impegno assunto dal concessionario a pagare il bollo.