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assistenza stufe a pellets
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Lettera 
25 gennaio 2023 0:00
 
Buongiorno, ho comprato a fine febbraio 2022 da rivenditore autorizzato in provincia di Asti una stufa a pellets della ditta Bioecotermo di Valduggia (VC) in sostituzione di una stufa a legna che ho fatto posizionare nel medesimo posto da un installatore abilitato e fatta collaudare (con fatica) dal tecnico di zona della stessa Bioecotermo e, per non farmi mancare nulla, registro il codice della stufa sul “form” presente sul loro sito. Fin dall’inizio però noto che la stufa spesso non si accendeva al primo colpo. Tutti i lavori sono stati certificati in base a legge vigente anche per usufruire del rimborso, che ho ottenuto, per il conto termico 2.0. Uso la stufa utilizzando pellets di qualità, certificato e biologico (e costoso) indicatomi dal mio rivenditore. Dopo 1 mese la spengo per i primi caldi. Complice la bella stagione, la riaccendo dal 5 novembre; il 22 dello stesso mese s’intasa ed esce fumo nero e denso dalla canna fumaria per tutta la casa. Chiamo l’installatore che smonta tutto, pulisce la stufa, controlla che non vi siano infiltrazioni e nota che del residuo secco si era accumulato nei raccordi “T”.Ovviamente il residuo secco indicava uno scarso tiraggio dovuto a scarsa ventilazione, probabilmente la taratura delle ventole ad opera del tecnico della Bioecotermo non era adeguata. Lo contatto tramite messaggio più volte (la stufa è in garanzia), e dopo una vaga risposta non l’ho più sentito. Provo a contattare la Bioecotermo ma non hanno E-mail, solo un “form” a cui non rispondono, il telefono è sempre occupato. Noto però che sono “sensibili” alle recensioni negative e ne approfitto anche per spiegare dettagliatamente la situazione. Finalmente dopo 2 mesi (gennaio) mi contatta il loro studio legale asserendo che sono dispiaciuti per quanto accaduto, che non avevano ricevuto la mia richiesta, che il tecnico non è loro dipendente ma di contattarlo subito, che non li rappresenta, che non sono responsabili di come operano i tecnici, che loro sono solo dei produttori. Insomma se ne lavano le mani. L’unica cosa che ad oggi sono riuscito ad ottenere è il numero di telefono di un altro tecnico. Ma è corretto questo? Cosa posso fare per tutelarmi? Grazie.
Dario, dalla provincia di AT

Risposta:
sono diverse le figure tecniche intervenute in successione nell'installazione del prodotto, produttore, tecnico installatore, tecnico collaudatore, ciascuno investito di relativa responsabilita', sopratutto per quando riguarda l'evacuazione dei fumi. Prima di un legittimo ricorso in giudizio per risarcimento, le consigliamo di rivolgersi ad un perito tecnico professionale che oltre a suggerirle una soluzione adeguata per l'esercizio corretto del generatore a pellet, le potra' indicare per iscritto le difformita' riscontrate, come traccia orientativa di una sua prossima iniziativa conciliatoria o legale.
Nel frattempo si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora
nei confronti dei soggetti suindicati, preannunciando che in caso di reiterata inerzia delle parti non potra' che ricorrere nelle sedi opportune.
 
 
 
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