Buongiorno.
Venerdì scorso è stata costituita un'assemblea per le dimissioni e la
nomina dell' amministratore.
Constatate le presenze, è stato fatto il conteggio dei millesimi (che
è risultato essere di 549,724) ed è stata quindi dichiarata
validamente costituita l'assemblea ed aperta la discussione.
Consultati i preventivi, l'assemblea si esprime a favore di un nuovo
amministratore, tutti tranne uno. Io.
A posteriori, cioè il giorno dopo, controllando bene le quote, si è
riscontrato che due o tre deleghe sono state date a voce e
qualcun'altra era doppia o addirittura superiore al quinto del totale.
Quindi rifacendo i millesimi è risultato che, togliendo le deleghe
errate, il quorum è diventato essere di 450,432.
La mie domande sono le seguenti:
1_ L' assemblea risulta comunque valida?
2_ Bisogna aspettare comunque i 30 giorni che qualcuno faccia
opposizione, altrimenti risulta valida?
3_ Si può considerare nulla e può l'amministratore uscente rifare
l'assemblea con lo stesso ordine del giorno?
Ringrazio e porgo distinti saluti.
Pietro, dalla provincia di EE
Risposta: andiamo per ordine:
1-2. da quanto ci dice non è valida. O meglio: è valida finché qualcuno non la impugna e il giudice la annulla;
2. come detto, finché non viene annullata da un giudice oppure da una nuova assemblea, rimane valida. Quindi, la cosa migliore è segnalare all'amministratore che intendete procedere ad impugnare la delibera, invitandolo a convocare una nuova assemblea e a sanare l'invalidità del verbale.