Mi ritrovo a dover riscattare e quindi estinguere una assicurazione stipulata con Eurovita. La compagnia mi ha indicato di compilare un modulo apposito e da qui nascono i problemi. Nel modulo devo obbligatoriamente far apporre 3 timbri e firme del mio intermediario che purtroppo io non ho poiché la banca che me lo ha sottoscritto si rifiuta in quanto non sono più correntista e non vende più quel prodotto. La posta di cui sono correntista non lo fa perché i moduli a loro parere richiedono tipi di firme che il loro servizio legale non permette di mettere se non su moduli da loro forniti da allegare a quelli di Eurovita.
Eurovita dal canto suo mi dice che se i loro moduli non sono tutti firmati il rimborso non viene accettato. Mi hanno richiesto un recapito telefonico (fornito il 6 ottobre) presumo per trovare un rimedio ma poi non si sono fatti sentire e hanno smesso di rispondere alle mail, e al call center mi rispondono solo che la richiesta è stata inviata e loro altro non sanno.

Risposta:
La Sentenza della Corte di Cassazione 17024 del 20 agosto 2015 ha sancito che sono vessatorie e pertanto nulle alcune clausole dei contratti assicurativi tra cui la clausola che prevede, per esercitare il riscatto, l'obbligo di usare un apposito modulo predisposto dalla compagnia.
L'Ivass ha invitato le compagnie ad attenersi con una lettera al mercato pubblicata il successivo 17 novembre 2015.
La cosa davvero inspiegabile è che sarebbe necessaria, secondo Eurovita, la partecipazione dell'intermediario della polizza. Una richiesta che va al di là di ogni ragionevolezza e di cui nemmeno si comprende l'utilità.
Può pertanto inviare il modulo e gli allegati previsti, accompagnandolo da una lettera in cui riportare le nostre indicazioni ed annunciare che si rivarrà su Eurovita nel caso in cui dovessero respingere la richiesta oppure tardare nella sua evasione.
In seguito potrà eventualmente inoltrare reclamo all'Ivass:
https://www.ivass.it/consumatori/reclami/