Buongiorno, il giorno 15/01/2019 ho mandato disdetta al servizio internet di Fastweb partito il 23/02/2017 con vincolo di 24 mesi, tramite PEC, ora mi vedo addebitare in fattura una spesa di 119€ per recessione anticipata, in quanto a loro dire avendo spedito la disdetta il 15/01 la chiusura e' avvenuta il 14/02/2019 e percio' in recessione anticipata, ma sul contratto da me firmato e' specificato di inviare la disdetta "almeno 30 giorni prima", ora io pensavo intendessero, prima della scadenza del contratto. A questo punto visto il loro rifiuto di non considerare la chiusura in fine vincolo, chiedo a voi come posso agire per fare capire a questi signori che se ho mandato la PEC 40 giorni prima era a causa della scritta "almeno 30 giorni prima" scritta nel contratto per far concludere il contratto alla giusta scadenza e non incorrere in sanzioni,l'unico modulo scaricabile sulla mia pagina MyFastweb (da me trovato) e' questo che vi allego. Vi ringrazio,
Distinti Saluti
Moreno, dalla provincia di VI

Risposta:
respinga la fattura, precisando che la sua era evidentemente da intendersi una disdetta di fine contratto e non già un recesso anticipato; perciò null'altro è dovuto al gestore salvo crediti residui e costi di disattivazione del servizio,
Si faccia dunque valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
intimando una nuova e diversa redazione della fattura a saldo.