Buongiorno,
vi chiedo consiglio in qualità di "cittadina" piuttosto che di
semplice "consumatrice"!
Ci siamo trasferiti da circa un anno in un'abitazione situata lungo
una ex strada di campagna che, con il tempo, è stata conglobata dal
centro abitato, tant'è che oggi viene usata come via di transito da
molti automobilisti.
Eppure non è stata adeguata: è stretta (a due sensi di marcia!) e con
scarsa visibilità, senza illuminazione pubblica, senza marciapiede e
pista ciclabile; c'è un limite di 30km/h ma non viene quasi mai
rispettato, con grave rischio non solo per chi transita, ma
soprattutto per i residenti, visto che molti (come noi) sono
costretti a immettersi nella carreggiata alla cieca. Non parliamo poi
dei rischi di uscire a piedi o in bici.
La strada è di competenza comunale per cui abbiamo richiesto il
sopralluogo delle autorità competenti (capo dei vigili urbani e
assessore alla viabilità) per avere dei dissuasori di velocità: il
risultato è che riconoscono il problema, però trattandosi di "zona
non residenziale" in base al piano urbanistico, i dissuasori non
sarebbero conformi. L'unica soluzione sarebbe trasformare la strada
in senso unico ma, a nostro parere, questo incentiverebbe gli
automobilisti a correre di più.
Specifico che tutto ciò è avvenuto "a voce" e al momento non c'è
nulla di scritto; è nostra intenzione inviare un'istanza ufficiale,
anche perché così sarebbero costretti a darci una risposta, però temo
che ci direbbero le stesse cose... quindi vorrei capire bene quali
sono i nostri diritti.
- Se esiste un limite di 30km/h, vuol dire che è stata rilevata una
situazione di necessità oggettiva, e quindi il comune dovrebbe
adottare tutte le misure necessarie a far rispettare il limite; è
vero che i dissuasori sono del tutto esclusi?
- Cos'è in nostro diritto ottenere? Potremmo ragionevolmente
richiedere - per assurdo - un marciapiede o l'illuminazione pubblica?
- Se la situazione di pericolo è nota alle autorità competenti e non
sono stati presi provvedimenti, chi si ritiene responsabile in caso
di conseguenti danni a cose o persone?
Aggiungo che abbiamo sottoscritto una petizione tra i residenti per
notificare la situazione di pericolo, ottenendo circa 200 firme, ma
questa non è stata ancora consegnata in attesa di sapere come
utilizzarla al meglio.
Grazie mille
Monica, dalla provincia di TV
Risposta: è utile alla questione inviare la petizione al Comune con tutte le ragioni, chiedendo una risposta entro un termine ( di solito 30 gg). Potrete informare anche i media locali della vostra iniziativa. Il cittadino sui beni di proprietà degli enti pubblici non ha nessun diritto, ma solo un semplice interesse; il Comune ( o la PA) ha piena discrezionalità sulla manutenzione del bene pubblico, ma nella risposta dovrebbe spiegare il motivo per cui respinge la istanza.