Buonasera,
Scrivo in merito alla causa intentata contro di me dalla palestra
presso cui ho firmato un abbonamento.
Ho firmato un contratto della durata di due anni e 6 mesi circa 14
giorni fa. Il giorno dopo la firma, in seguito a un chiarimento
ricevuto dalla palestra, ho richiesto di poter modificare la durata
dell'abbonamento ad 1 anno. Mi è stato risposto che questo non era
possibile in quanto ormai il contratto era stato firmato. Nel
dettaglio, i termini prevedevano l'affidamento del pagamento ad una
finanziaria per la rateizzazione della quota. Ho provveduto a recedere
dal contratto con finanziaria e con la palestra attraverso una
raccomandata con ricevuta di ritorno entro i 14 giorni, ai sensi
codice del consumo. Il problema è che la palestra ha deciso di
muoversi per vie legali. Come devo comportarmi? nel contratto firmato
con la palestra non c'era nessuna voce che negasse la possibilità di
recedere.
Lorenzo, dalla provincia di TR
Risposta: il recesso entro 14 giorni vale solo per i contratti a distanza e per quelli firmati fuori dell'esercizio commerciale (52 cod.cons.) Se lei ha firmato nei locali della palestra, non può esercitare il recesso a meno che non lo preveda il contratto. Il contratto è risolubile solo per impossibilità sopravvenuta dovuta a una causa non imputabile al contraente. In mancanza può chiedere una riduzione se decide di non frequentare, ma la palestra può rifiutare legittimamente.
Il contratto con la finanziaria segue le stesse sorti del contratto principale.