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Portiere senza scrupoli
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Lettera 
9 gennaio 2025 0:00
 
Il 21 dicembre (sabato, sotto Natale) ho smarrito le chiavi di casa. Me ne sono accorta al rientro a casa, intorno alle 15,00. Ero uscita da casa alle 12,20, il portiere smette il servizio alle 12,30, ed il sabato pomeriggio non lavora.
Ho cominciato la ricerca ripercorrendo tutti gli itinerari fatti, e nel pomeriggio mi è stata anche riaperta la farmacia per vedere se le avevo smarrite lì.
Mi dicevano di chiamare i vigili del fuoco, cosa che ho fatto intorno alle 19,00, ma le squadre erano fuori e mi è stato suggerito di attendere, se mi era possibile pernottare in qualche modo. L’indomani mattina sarebbe stato meglio fare l’intervento con la luce del giorno.
Alla mia richiesta di sapere come sarebbero intervenuti mi è stato detto che avrebbero sfasciato la porta (blindata e con l’allarme inserito), o in alternativa avrebbero rotto la finestra munita di doppi vetri che da‘ nella chiostrina.
Ho chiesto all’inquilino del piano di sotto di ospitarmi sul divano perché ero convinta che le chiavi le aveva o il portiere che mi aveva vista buttare la spazzatura di fronte alla guardiola, o un tizio molto disturbato che abita nel mio pianerottolo, e che mi ha sempre offesa con parolacce. Avrei controllato una eventuale intrusione.
Domenica 22 dicembre l’inquilino che mi aveva ospitata si era offerto di aiutarmi posizionando una scala nella chiostrina e tentando di sfasciare la finestra. Per fare questo ha chiamato il portiere (suo fedele factotum) che bellamente gli ha detto “che il giorno prima gli avevano portato delle chiavi” !!!
D’abitudine il portiere pone le chiavi smarrite nella guardiola, ma, nel caso specifico, non essendo presente a mio avviso avrebbe almeno dovuto mettere nella guardiola un avviso!
Recentemente il portiere mi aveva offeso, e io sono convinta che il suo comportamento è stato un dispetto, che però, oltre alla preoccupazione, mi sarebbe costato non meno di 500 euro, oltre al possibile disagio di non avere riparazioni vista la vicinanza del Natale.
Chiedo se il portiere è passibile di un qualche provvedimento disciplinare. Mi è stato suggerito di soprassedere, perché vivo da sola, e potrei avere ulteriori ritorsioni, ma non vedo cosa di più possa fare, visto che non ha permesso ai tecnici Tim venuti per la fibra di verificare la linea che partiva da casa sua di entrare, e dopo avermi dato un appuntamento per un lavoretto all’ultimo istante ha preferito andare da altri lasciandomi in bianco.
Sono molto delusa per questo comportamento, visto che l’ho sempre molto lautamente compensato (con suo stupore, talvolta… ma è giovane ed ha tre figli) e quando mi ha segnalato possibili compratori di un mio appartamento nel condominio gli ho elargito 500 euro (mi dicevano di dargliene 300).
E’ pensabile per questo comportamento un richiamo scritto?
So bene qual’è la valenza di un simile provvedimento, ed anche se mi dicono di lasciare perdere io sono convinta che non si deve soccombere all’ignoranza ed alla prevaricazione.
Carla (RM)

Risposta:
bisogna capire se il portiere ha violato i suoi obblighi contrattuali. Se il contratto è tra il condominio e il portiere, come probabile, è l'assemblea che dovrà decidere come procedere. Quello che può fare è segnalare l'accaduto all'amministratore, che potrà valutare dei fare una lettera di richiamo oppure porre la questione all'ordine del giorno dell'assemblea condominiale. Il datore di lavoro infatti è il condominio, rappresentato dall'amministratore, e non il singolo condomino.
 
 
 
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