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Assegno postale in protesto perche' conto chiuso
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Lettera 
23 agosto 2008 0:00
 
Gentile redazione di ADUC, è la prima volta che accedo al vostro sito e spero che possiate in qualche modo aiutarmi. Settimana scorsa sono venuto a sapere dalla persona alla quale avevo staccato l'assegno in questione, che lo stesso era andato in protesto. Premetto, mio malgrado che non avevo compilato l'assegno con data ed intestazione, ma che avevo indicato la clausola "non trasferibile".
Ebbene il presente assegno è andato in protesto per il semplice fatto che quando, circa un mesetto dopo averlo emesso, ho chiuso il conto corrente Bancoposta, lo stesso doveva ancora essere incassato. Faccio perciò notare che lo scoperto non è dovuto a mancanza di fondi!!!!
Molto brevemente; prima di chiudere il vecchio conto radicato nell'ufficio postale della città dove vivevo fino a qualche anno fa, mi ero preoccupato di aprirne uno nuovo nella città dove vivo attualmente, tutto a causa della notevole distanza dal vecchio comune di appartenenza.
All'atto della chiusura ho presentato allo sportello dell'ufficio dove risiedo tutto quanto richiestomi per poter inviare la pratica alla sede di radicamento del conto e cioè: postamat e carnet degli assegni!!!Che io sappia, per legge, la banca o le Poste sono tenuti a verificare che tutti gli assegni siano stati incassati prima di essere annullati. Ma così evidentemente non è stato visto che il conto è stao chiuso a tempo di record senza che io ricevessi una chiamata anche solo per capire se gli assegni staccati dal carnet erano ancora in mio possesso oppure in giro da qualche parte!!! Ma al di là della chiamata avrebbero potuto verificare con calma tutti gli assegni visto che avevano sottomano le matrici...Io d'altro canto non posso ricordarmi di tutti gli assegni anche se non ne uso molti!!!!
1) Vorrei sapere e capire se ad oggi, tenuto conto che l'assegno postale è stato versato in banca ai primi di agosto (5 agosto) ho ancora tempo per risolvere la questione senza finire nel registro dei protesti e nel CAI evitando eventuali sanzioni, e qual è la prassi da seguire.
Vorrei precisare che non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione scritta nè da Poste Italiane nè da nessun altro, che mi dica qual è lo stato delle cose e quali sono i termini; posso perciò stare tranquillo ed aspettare che qualcuno mi avvisi o rischio che il termine scada andando incontro a sanzioni ed iscrizioni nei registri di cui sopra?
2) Mi preme sapere se, una volta finito nel registro Protesti, anche se dopo un anno ti puoi cancellare, risulterai a vita un "Cattivo pagatore" con problemi più o meno evidenti nel richiedere prestiti, mutui etc. alle banche (Peccato che proprio in questo periodo avevo intenzione di cambiare la mia vecchia macchina e che nel 2010 dovrei accendere il mutuo per comprare la casa in costruzione per la quale ho versato già dei soldi!!!!) Vorrei evitare tanto di finirci su quei registri!!! IO sono una persona onesta e mi farebbe male rimanere marchiato a vita senza che nessuno mi dica semplicemente cosa c'è da fare...
Alessandro, da Cesate (MI)

Risposta:
molto dipende da cosa e' stato firmato all'atto della chiusura del conto corrente (riguardo agli assegni) ma dubitiamo che il non aver compilato correttamente l'assegno la metta certamente in una posizione critica, anche pensando ad eventuali contestazioni (che comunque dovrebbero basarsi su inadempienze del contratto). Il problema imminente e' comunque provvedere a pagare l'assegno per poi chiedere la riabilitazione al Tribunale e quindi la cancellazione del protesto alla camera di commercio. Per quanto riguarda il CAI dovra' pervenirle una notifica del cosiddetto preavviso di revoca e pagando entro due mesi lei evitera' iscrizione e addebito di sanzioni. Si informi presso la posta con l'obiettivo di pagare l'assegno il prima possibile, quindi, espletando poi tutte le pratiche necessarie ad evitare le varie iscrizioni. Queste schede le saranno utili:
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