A settembre 2008 ho deciso di passare, come gestore telefonico, a Wind staccandomi da Telecom. Dopo più di due mesi e a tutt'ora, continuo ad avere come gestore Telecom perchè Wind, per sua stessa ammissione non è riuscita a scollegarmi dal vecchio gestore. Il problema è che a settembre, quando chiesi il passaggio a Wind, loro stessi mi dissero di iniziare da subito a usare i loro servizi anteponendo al numero telefonico il 155 fino a quando loro stessi non mi avessero informato del passaggio definitivo (e quindi del non dover più anteporre il 155). Così ho fatto per circa un mese poi, non essendo passato al nuovo gestore, ho smesso di comporre il 155. A distanza di due mesi mi è arrivata una bolletta di Wind di circa 40 euro per addebito di abbonamento e traffico telefonico. Ho contattato il gestore il quale mi ha detto che avrebbe aperto una pratica per il ricalcolo della bolletta dalla quale andavano scorporate le telefonate a cellulari, che avrei comunque dovuto pagare, da quelle ai fissi che, invece, causa calcolo sbagliato da parte di Wind, non avrei pagato. Comunque, l'operatore dopo aver aperto la pratica mi disse di aspettare una loro comunicazione in merito e di non pagare nulla. Comunicazione che non ho mai ricevuto salvo ricevere ieri, 7 marzo 2009, una lettera di costituzione in mora da parte di Wind - tramite una società di recupero crediti - che mi dà 10 giorni per pagare salvo ricorso alla competente autorità giudiziaria. Domanda: cosa mi consigliate di fare?
Luca, da San Cesario Sul Panaro (MO)

Risposta:
se e' possibile calcolare gli importi dovuti, decurtandoli dalla bolletta totale, paghi solo quelli e alleghi la copia della ricevuta di pagamento ad una lettera a/r di diffida in cui spiega il motivo del pagamento parziale:
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Invii la lettera al gestore e per conoscenza alla societa' di recupero crediti.
Se le richieste di pagamento proseguono, attivi il tentativo obbligatorio di conciliazione presso il Corecom della sua regione:
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