Salve,
a Ottobre dell'anno scorso (2022), ho deciso di comprare casa quindi lasciare la casa che avevo in affitto e trasferirmi nella nuova casa. Nella vecchia casa avevo un contratto internet con Vodafone, preso dalle scartoffie dell'acquisto, mi sono scordato di mandare la disdetta di internet che ho continuato a pagare. Quindi a Dicembre mando la PEC con la richiesta di disdetta, che non sortisce effetto, se non una telefonata di una ragazza che mi avvisa che che se avessi continuato il recesso avrei pagato 200 euro, quindi mi ha provato a convincere ad aspettare a Marzo (2023), nonostante non stessi più nella casa. Ovviamente ho rifiutato, ma mi arrivano ancora le bollette da pagare e solleciti di pagamento.
Cosa rischio esattamente, dovrei mandare l'ennesima PEC? Si potrebbe arrivare a giudizio?
Grazie in anticipo
Carlo, dalla provincia di BO

Risposta:
respinga gli addebiti in fattura riguardanti consumi o canoni successivi al 30mo giorno dalla data di recepimento della disdetta. Sono leciti invece gli oneri di dismissione del servizio ed eventuali pendenze contrattuali relative ad acquisti pregressi di apparati o rimborsi di benefici tariffari in caso di recesso anticipato.
questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.