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Violazione art 126 bis c.2
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Lettera 
23 ottobre 2008 0:00
 
Penso che sia una situazione come tante altre, allora a Febbraio 2008 tramite un autovelox (occultato all'interno di una ditta) del comune di S. Mauro mi viene elevata una multa per eccesso di velocità. Io ricevo la notifica in aprile dello stesso anno e quindi (non avendo preso più multe da una decina d'anni) per cercare di capire chiamo il comando dei vigili che mi da le motivazioni della multa, io resto al telefono una buona mezz'ora e constato la mia colpa. Il giorno dopo vado in posta a pagare 158.76 euro più 1. Bene pensando di aver fatto tutto quanto per mettermi in regola archivio la multa e non ci penso più......in fondo ho parlato con i vigili e sono andato a pagare. Oggi 20/10/08 mi arriva una sanzione da pagare per la stessa multa di 260.16 più 1.20 (nel frattempo la posta ha fatto gli aumenti) per aver violato l'art. 126 sulla comunicazione dei dati patente. Questo mi fa andare su tutte le furie perchè se è vero che sulla prima sanzione c'era scritto al telefono nessuno mi ha ricordato questa cosa. Richiamati i vigili dicono che c'era scritto e quindi il tutto è inoppugnabile. io invece sono ancora furioso perchè non avendo esperienza di multe (non ho mai preso una multa per velocità solo per soste non consentite) mi sono affidato completamente alla comunicazione telefonica avuta con loro ed al fatto che chi mi ha risposto non mi ha ricordato nulla se non il fatto che dovevo pagare entro un determinato tempo. Io non so se ci sono gli estremi ma vorrei contestare la cosa. 260 euro sono tantissimi ed il fatto che io li abbia chiamati per fare tutto al meglio ed ora mi ritrovi in queste condizioni implica, a mio parere anche una loro responsabilità.
Distinti saluti
Riccardo, da San Francesco Al Campo (TO)

Risposta:
non c'e' spazio per un ricorso. I vigili hanno assolto il loro dovere comunicandole per iscritto l'obbligo di inviare i dati del conducente.
 
 
 
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