Salve,
Mia moglie ha sottoscritto il 29 settembre un documento proposto da una società Casa Amica con sede a Milano in viale Abruzzi.
Questo documento è confuso e contraddittorio ma lascia intendere un impegno a pianificare acquisti per 2400€ in tre anni.
Nella dichiarazione sottoscritta si riporta anche conferma di aver ricevuto un catalogo ed un allegato che però di fatto non sono stati consegnati.
Dopo la scadenza del dichiarato tempo per il diritto di recesso ieri 17 ottobre si è presentato un secondo incaricato offrendo di consegnare il catalogo e sollecitando l'accordo per un ordine o per dei pagamenti di caparre.
Mia moglie ha rifiutato e l'incaricato ha annunciato che ritornerà la prossima settimana.
Volevo chiedervi se siete già a conoscenza di questo.
Andrea, da Terrassa Padovana (PD)

Risposta:
si', sono le cosiddette tessere sconto. Se in sede contrattuale le è stato proposto qualcosa di diverso da quello che poi riporta il contratto, potrà ora intimarne l'annullamento in quanto il consenso è stato carpito con l'inganno. Ad esempio, nel caso in cui lei sia stato detto che non c'era obbligo di acquisto, quando invece il contratto prevede tale obbligo.
Se è cosi', si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida intimando l'annullamento:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php