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Telecom - consegna telefono dicendo che e' gratis, ma non lo e'
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Lettera 
2 febbraio 2008 0:00
 
Cara Aduc, il giorno 30 gennaio riceviamo una chiamata da parte di Telecom che ci informava che grazie ad una offerta legata ad una normativa di legge stavano consegnando gratuitamente nuovi apparecchi telefonici, che avrebbero garantito anche la riduzione dei costi del canone. Veniva richiesta esclusivamente la presenza in casa, per la consegna. Stamattina dopo essere stati ricontattati dal corriere, abbiamo ricevuto il telefono. Voglio far presente che sono io il titolare della linea telefonica e a che tutte le chiamate ha risposto mia figlia (maggiorenne). La consegna del pacco è avvenuta senza che nessuno di noi apponesse firme, ma esclusivamente chiedendo nome cognome e data di nascita di chi accettava il pacco (cosa questa fatta da mia figlia). Insospettito ho chiamato Telecom, la quale mi ha informato che avendo accettato il pacco abbiamo sottoscritto un contratto con l'azienda e che dobbiamo pagare circa 90 euro per l'apparecchio telefonico che secondo loro abbiamo richiesto.
A questo punto mi chiedo:
Senza aver sottoscritto alcun contratto (nessuna mia firma) possono pretendere il pagamento del telefono? Il fatto che non abbiano mai parlato con me titolare della linea telefonica, ma con mia figlia, non rende nullo il contratto (questo mi serve per il futuro..)
Avevo pensato di inviare il telefono tramite pacco assicurato a Telecom Italia oltre ad una raccomandata A/R in cui chiedere il rimborso delle spese di spedizione oltre che dell'annullamento del contratto stesso. Cosa ne pensate? Devo rivolgermi anche ai Carabinieri?
Grazie
Pasquale, da Poggiomarino (NA)

Risposta:
crediamo che possa procedere in tal senso. Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora: clicca qui
In caso di risposta negativa da parte del gestore alla messa in mora, si deve prima fare un tentativo obbligatorio di conciliazione presso il Co.Re.Com della propria Regione: clicca qui (Nel caso in cui il Co.Re.Com non svolga questo servizio nella propria Regione, proporre il tentativo di conciliazione presso la Camera di commercio o in alternativa verificare se il giudice di pace accetta la domanda di conciliazione). Se il tentativo di conciliazione fallisce, o non viene esperito entro 30gg dalla data della richiesta, citare il gestore in giudizio direttamente presso il giudice di pace (recarsi personalmente presso la cancelleria del giudice e redigere oralmente la citazione). In questa sede si potranno richiedere sia la liberazione immediata della linea, sia tutti i danni del caso (spese raccomandate e fax, rotture di scatole, etc.).
 
 
 
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