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Tacito rinnovo in contratto di palestra
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Lettera 
24 novembre 2011 0:00
 
Buongiorno, avrei bisogno di un consiglio per conto di un amico straniero.
Questo amico parla abbastanza bene l’italiano ma non lo sa leggere e scrivere.
Nel novembre 2010 si è iscritto ad una palestra con formula club (Virgin Active) con un contratto di 12 mesi. La quota di iscrizione e il primo mese li ha pagati in contanti, le mensilità successive con RID addebitate sul conto.
Dopo 4 mesi ha smesso di frequentare la palestra per motivi di lavoro ma ha continuato a pagare regolarmente. Non aveva però intenzione di rinnovare il contratto alla scadenza, dato che non usa più il servizio. Gli ho suggerito allora di controllare che non fosse previsto il tacito rinnovo. Poiché lui non aveva più la sua copia del contratto, in data 19 novembre siamo andati ad informarci al club dove ci hanno detto che in effetti il tacito rinnovo era previsto, ed il contratto era stato già rinnovato poiché già scaduto il termine per la disdetta, che era il 15 novembre. Ci hanno inoltre fornito fotocopia del
contratto da lui a suo tempo sottoscritto. Hanno detto che il rinnovo non si poteva annullare e che al massimo potevano offrirgli di far subentrare un’altra persona al suo posto. Analizzando il contratto ho visto che:
La clausola del tacito rinnovo con disdetta entro 15 gg prima della scadenza è effettivamente presente, ma mescolata alle altre clausole del contratto, senza essere evidenziata come clausola vessatoria che richiede apposita firma.
Non è prevista per l’utente la possibilità di disdire il contratto in corso d’anno, neanche con preavviso o dietro pagamento di una penale: si devono per forza pagare i 12 mesi, al massimo è concessa una sospensione per chi non può frequentare per motivi di salute, ma il pagamento dell’annualità è comunque dovuto per intero.
A fronte di quanto sopra mi chiedevo quindi: Se con ciò non si configuri uno squilibrio nei diritti e doveri fra le parti che possa rendere nullo un tale contratto, dato che l’azienda può recedere e il cliente no.
Se il tacito rinnovo non debba essere considerato come clausola vessatoria da approvarsi specificatamente.
Se in generale questo tipo di azienda, che offre un servizio generale di palestra e non fa investimenti specifici sul cliente, abbia il diritto di applicare il tacito rinnovo nei suoi contratti.
Oltre a questo, nel caso specifico, il cliente non legge l’italiano e per firmare si è fidato di quanto gli ha detto l’operatrice, il tacito rinnovo non gli è stato menzionato a voce, anche se è stata aggiunta a penna la dicitura “disdetta 15/11/2011”.
Vorrei sapere se gli elementi di cui sopra possono essere sufficienti da un punto di vista legale per legittimare la posizione del cliente, che da ora in poi non intende più pagare.
Inoltre vorrei sapere se è il caso di inviare comunque una lettera di disdetta con raccomandata A/R come richiesto dal contratto, anche se siamo ormai fuori tempo massimo, magari facendo rilevare i suddetti elementi e le ragioni del cliente e minacciando un’azione legale
Nicoletta, da Bologna

Risposta:
a nostro avviso la clausola in se' non e' fra quelle presuntivamente vessatorie e quindi non necessita di doppia firma.
 
 
 
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