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Smarrimento abbonamento Trenitalia
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Lettera 
22 novembre 2013 0:00
 
Buongiorno,
il 6/11/2013 ho smarrito l'abbonamento del mese di novembre 2013. Ho presentato al servizio customer care della stazione Termini a Roma i documenti (estratto della carta di credito e dei punti accumulati con la carta freccia nominativa, denuncia di smarrimento fatta ai carabinieri il giorno stesso) quali elementi comprovanti l'avvenuto acquisto dell'abbonamento a mio nome (ho fatto l'acquisto il 2/11/2013, in tale data il sistema di vendita di Trenitalia preclude la possibilità di acquistare abbonamenti per un mese diverso da quello di novembre 2013).
Mi è stato detto che nonostante i documenti non è prevista la stampa di una copia di quell'abbonamento. Essendo pendolare da 15 mesi (Salerno-Roma, 300 Km per tratta, 386 euro/mese di abbonamento) sono stato costretto a riacquistare l'abbonamento per il mese di novembre (per un totale di circa 760 euro e solo per andare al lavoro). Verificando sulle condizioni generali di viaggio, viene scritto che non può essere emessa copia del titolo di viaggio se smarrito, rubato o distrutto. Per titolo di viaggio s'intende tutto (Carnet, biglietto di corsa singola, abbonamento etc.). Inoltre non sono autorizzate fotocopie dei titoli, a salvaguardia del possibile smarrimento/deterioramento o furto.
Mi sembra ovvio che le modalità di conservazione/gestione di un abbonamento (ricordo, da portare tutti i giorni con sè) rispetto ad un biglietto di corsa singola sono differenti (sono però uguali esteticamente e nel materiale... cioè carta). Non potendo nemmeno portarsi con sè una fotocopia dello stesso, perchè non accettata dai controllori, non si dà alcuna possibilità ai viaggiatori/pendolari di salvaguardarsi dal rischio di smarrimento/furto o deterioramento di un abbonamento.
Per quanto detto, esiste un qualche tipo di procedura, anche attraverso vie legali, al fine di riavere, quantomeno, il corrispettivo dell'abbonamento smarrito (essendo riuscito a dimostrare sia l'acquisto del titolo sia il proprietario del titolo, cioè me stesso), sapendo anche che non esiste un titolo di corsa singola che abbia lo stesso valore economico dell'abbonamento che acquisto ogni mese (la tratta Palermo-Bolzano costa 188,60 euro)?
Oppure devo dire addio ai soldi e sperare, ogni santo giorno, che non mi capiti di smarrire nuovamente o rompere il mio abbonamento (che tra l'altro è un pezzo di carta uguale al biglietto di corsa singola)?
Inoltre non esiste una legge nazionale/internazionale che regolamenti il fatto che, in commercio, non esiste pagare due volte lo stesso identico bene/servizio fornito, però, una sola volta? E' come dire comprare un giocattolo al figlio, però pagarlo due volte! Non esiste una legge che lo regolamenta? Al di là del fatto che le condizioni di viaggio lo autorizzino (palesemente in contrasto con qualsiasi diritto che ha un consumatore), non è possibile contestarle?
Vi ringrazio anticipatamente
Danilo, da Salerno (SA)

Risposta:
premesso che fa fede il regolamento Trenitalia (che si intende accettato al momento dell'acquisto dell'abbonamento), provi tuttavia a farsi valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php, sostenendo la vessatorietà di una clausola che non consente la duplicazione di un titolo nominativo.
 
 
 
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