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Separazione giudiziale
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Lettera 
2 luglio 2016 0:00
 
Il presidente a scioglimento della riserva nel 2015, assegna a me la casa coniugale con collocazione del figlio presso la madre e dispone che il padre contribuisca al suo mantenimento versando alla madre la somma di 300€, oltre 50% delle spese straordinarie e si specifica che il figlio ha seri problemi scolastici e la madre ha più tempo per seguirlo. Nella seconda udienza dopo 5 mesi il secondo Giudice dichiara inammissibile l'istanza di modifica confermando il primo. Il 28 ottobre 2015 mio marito aveva una esecuzione di sfratto per rilascio immobile, casa coniugale. Il 13 ottobre 2015 vi è l'udienza successiva. In questo caso il mio avvocato mi consiglia di non entrare nella casa il 28 ottobre dato che bisogna aspettare quello che dice il Giudice. Il 2 Dicembre il giudice stesso assegna la casa familiare al padre, con collocazione del figlio. Disponendo che la madre lo veda e lo tenga con se secondo gli accordi con il padre e il ragazzo. Tenete conto che mio figlio è stato portato ben due volte in tribunale dal padre. E con questa ultima sentenza vedo meno mio figlio. Da parte mia nei confronti di mio figlio non vi è nessun maltrattamento, altrimenti sarebbe venuto fuori. Tenete conto che io sono disoccupata e non percepiscono nessun mantenimento.Ormai sono due anni che se voglio vedere mio figlio devo farmi 60km a spese di mia madre che è anziana. E tenete conto che vi sono due case, una coniugale e un' altra in affitto. Si che la casa coniugale è stata acquistata prima del matrimonio ma la seconda con comunione dei beni vi è purtroppo una clausola che io non sapevo ma ho firmato, che la seconda è unitamente sua. Tenete conto che ho lavorato con mio marito per 10 anni e non risultano contributi ne documenti di stipendio anche minimo. Il conto era cointestato è stato chiuso anche con la mia firma ma non è stato diviso niente. Mia madre mi sta mantenendo, affitto, bollette, spesa e auto. Mio marito non è mai venuto a prendere il figlio l'ho sempre preso e portato io come al mare e dal suo amico. Ultima cosa mio marito vuole un assegno di mantenimento da me. Ho cercato di spiegarmi e mettere le cose che secondo me sono essenziali. Ho tutta la documentazione e posso anche spedirVela o portarla. In attesa di una Vostra risposta portò cordiali saluti.
Franco, da Faenza (IT)

Risposta:
è difficoltoso esprimere un parere sulla sua vicenda in assenza della presa visione della documentazione e degli atti depositati.
Secondo i principi applicati dalla Giurisprudenza in materia di separazione e divorzio, qualora uno dei coniugi si trovi in stato di difficoltà economica, l'altro è tenuto a corrispondere il mantenimento o, quanto meno, gli alimenti.Per quanto riguarda il lavoro prestato unitamente a suo marito, qualora abbia testimoni che possono confermarlo, potrà promuovere una causa innanzi al Giudice del lavoro.
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Ha risposto Laura Cecchini: http://sosonline.aduc.it/info/cecchini.php
 
 
 
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