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Lettera 
22 settembre 2007 0:00
 
Sono un Avvocato titolare di un proprio studio legale sito in provincia di Viterbo. Nel mese di febbraio 2007 ho stipulato con la Societa' Enel Energia S.p.A. un contratto di fornitura dell'energia elettrica, sostituendo in tal modo il mio originario gestore Enel Distribuzione S.p.A. Quest'ultima ha fin'ora continuato a fornirmi l'energia elettrica in attesa del cambio del gestore che avverra' il giorno 1 ottobre 2007. Di ritorno dalle ferie estive, intorno alla fine di agosto, ho trovato la spiacevole sorpresa della riduzione di potenza dell'energia elettrica. Avevo una bolletta da pagare entro il 26 agosto ed ero in ritardo di qualche giorno, ma l'ho pagata prima ancora di ricevere un sollecito e ho trasmesso via fax la ricevuta di pagamento. Pur non capendo le ragioni della riduzione, ho confidato in un pronto ripristino. Tuttavia circa 10 giorni dopo, mentre stavo ricevendo dei clienti e lo studio era in piena attivita', e' saltata la luce nel mio appartamento. A quel punto ho constatato sul mio contatore che la riduzione di potenza era ancora in corso. Ho prontamente contattato il numero verde di Enel Distribuzione S. p. A. e mi e' stato riferito che il mio contratto e' "cessato", senza che mi venissero forniti chiarimenti in merito. L'indomani vengo contattato da un operatore amministrativo il quale mi riferisce che il mio contratto e' cessato in data 1 agosto 2007 (nel periodo in cui ero in ferie) in quanto ho stipulato un altro contratto con un diverso gestore. Mi confermano che non ci sono morosita' in corso quali eventuali e diverse cause della riduzione. Ovviamente fuori di me, scrivo una lettera di messa in mora chiedendo un primo risarcimento danni ed un immediato ripristino. Ad oggi non ho ricevuto risposta. In sintesi questa e' la mia situazione attuale: non posso lavorare in quanto la corrente salta continuamente (basta l'utilizzo contemporaneo di un pc e di una fotocopiatrice), non mi verra' fornita l'energia elettrica sufficiente fino all'1 ottobre 2007 (a meno che io non stipuli un nuovo contratto con Enel Distribuzione S. p. A)., sto subendo un danno di enormi proporzioni in quanto l'attivita' del mio studio e' letteralmente paralizzata. A cio' aggiungo un danno di immagine non indifferente. Specifico che la potenza che mi viene attualmente erogata e' di 0,6 kw a fronte dei 3 kw contrattualmente previsti. Non ho ricevuto alcuna comunicazione circa la cessazione che l'Enel Distribuzione ha arbitrariamente disposto. Poiche' non dispongo piu' del contratto originariamente sottoscritto con Enel Distribuzione, il quesito che vi pongo e' il seguente: l'azione legale che sto per intraprendere (attraverso un procedimento d'urgenza) devo proporla a Milano quale Foro convenzionale? Come posso quantificare il mio danno se non equitativamente (esistono criteri contrattuali o simili)? In ultimo, che mi sia di conforto, ho ragioni per far valere i miei diritti in via giudiziale? Vi ringrazio fin da ora e Vi saluto cordialmente.
Antonio, da Civita Castellana

Risposta:
La storia è del tutto incomprensibile: il gestore ENEL Energia SPA è lo stesso gestore ENEL Distribuzione SPA. Quindi, di fatto lei non ha cambiato gestore ma è l'ENEL che ha cambiato denominazione in quanto con la liberalizzazione del mercato, adesso può fornire anche il Gas e, essendosi appunto liberalizzato il mercato, l'ENEL Distribuzione, anticipando la sua possibilità di passare ad altro gestore, Le ha fatto sottoscrivere la conferma della fornitura con la nuova forma societaria "ENEL Energia". Incomprensibile perchè se si era trattato della conferma della fornitura in atto l'ENEL non doveva effettuare nessun intervento tecnico, ma semplicemente cambiare l'intestazione della bolletta a partire dal 1 ottobre. Infatti l'ENEL in caso di morosità, non riduce la potenza impegnata, ma disattiva la fornitura. Da quello che Lei racconta la fornitura è in essere ma con una potenza minore, quindi comunque garantita dalla "vecchia" società ENEL (risulta del tutto inesatto che la sua fornitura è scaduta, altrimenti sarebbe al buio) a meno che vi sia un guasto ad una fase della linea (chieda agli altri utenti se hanno lo stesso problema), restano due ipotesi, o involontariamente nel sottoscrivere il nuovo contratto ha chiesto la riduzione della potenza impegnata (da 3 a 1kW, o da 6 a 3Kw), o c'è un guasto sul suo impianto. Se la linea dell'ENEL funziona, verifichi quale delle due ipotesi si è concretizzata controllando, appunto, se il nuovo contratto prevede una potenza inferiore a quella precedente. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Gianfranco Mannini
 
 
 
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