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Rendimento dei vecchi buoni fruttiferi dopo la scadenza.
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Lettera 
26 settembre 2009 0:00
 
Sono possessore di alcuni buoni fruttiferi ordinari emessi nei primi anni 80 che sono vicini allo scadere del trentesimo anno. ho letto che fruttano anche dopo la scadenza fino a che non vanno in prescrizione con tassi piu' alti rispetto a quelli che offre il mercato attuale. visto che vi seguo sempre con interesse e mi fido dei vostri consigli in tempi in cui non si ci puo' fidare nemmeno di chi sta dietro il bancone delle poste volevo sapere il rendimento che essi fruttano una volta scaduti e per quanti anni li posso tenere investiti dopo la scadenza.
Gianni, da Cosenza

Risposta:
I buoni fruttano interessi anche dopo la scadenza e fino alla data di prescrizione. Purtroppo, essendo dei primi anni '80, scontano un "abbassamento forzoso dei tassi" del 1986.
Il Ministro del Tesoro con il decreto del 13 giugno 1986 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 148 del giugno 1986) ha istituito una nuova serie di buoni con la lettera "Q" e ha stabilito che tutti i buoni postali fruttiferi delle serie precedenti fossero convertiti in titoli della nuova serie Q. E' accaduto una sola volta, ora non puo' piu' accadere perche' le norme sono cambiate, quel provvedimento e' stato contestato fino davanti alla Corte Costituzionale (principio di uguaglianza dei cittadini) che lo ha ritenuto legittimo. L'applicazione di quanto sancito dal D. M. 13/06/86 ha determinato che i BPF vigenti al 1° luglio 1986 hanno usufruito e/o usufruiscono ancora dei seguenti rendimenti netti:
8,00% dall'1/01/1987 al 31/12/1991
9,00% dall'1/01/1992 al 31/12/1996
10,50% dall'1/01/1997 al 31/12/2001
12,00% dall'1/01/2002 al 31/12/2006
Dal 1° gennaio 2007 e fino al compimento del 30° anno dall'emissione effettiva dei titoli, i BPF usufruiscono di un interesse semplice calcolato nella misura del 12,00%. Quindi conviene, visti i tassi attuali, tenerli ancora. Basta non dimenticare la prescrizione, ovvio. Il credito di qualsiasi BPF si prescrive, secondo l'innovazione introdotta dal D. M. Tesoro, Bilancio e P.E. del 19/12/2000 (pubblicato in G.U. n. 30 del 27/12/2000), dopo dieci anni dalla data della "scadenza naturale" della serie cui il titolo appartiene.
 
 
 
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