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Posso esercitare il diritto di ripensamento?
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Lettera 
5 ottobre 2010 0:00
 
Gent.Redazione,
ho cominciato presso un concessionario di VI una trattativa per l'acquisto di un'auto usata. La proposta sulla bozza di contratto prevedeva un prezzo agevolato determinato dall'applicazione di I.V.A. ridotta al 4%, avendo dato per scontato - sulla base delle mie informazioni e dei colloqui con il consulente della concessionaria - che mi sarebbero stati riconosciuti i benefici previsti dalla legge 104/92. La quasi certezza in tal senso mi induceva a anticipare con bonifico (17/09, €500) parte della spesa totale fissata in €14800, mentre incaricavo i concessionari di chiedere alla loro finanziaria di riferimento (Peugeot Finanziaria - Banque PSA Finance) il finanziamento dei restanti €10000; l'approvazione mi giungeva via mail il 23/09, giorno in cui operavo il 2° bonifico (€4800) per concludere.
A seguito di successivi controlli più approfonditi, sono insorte in me rilevanti perplessità sulla possibilità di rientrare senza dubbi tra i casi previsti dalla legge 104, e di poter così godere dei conseguenti vantaggi economici: cosa che ha determinato la mia volontà di interrompere la trattativa. Lo comunicavo via mail in data 02/10 al consulente con cui mi ero relazionato con identica modalità fino ad allora, chiedendo contestualmente la restituzione delle somme già versate; la mail di risposta dello stesso giorno mi confermava la disponibilità a un bonifico per rimandarmi l'intera somma, salva la trattenuta di €220 per le spese di istruttoria della pratica di finanziamento. Per concludere Vi chiedo:
1)è sufficiente la mia comunicazione di disdetta via mail per essere sicuro di non avere sorprese o serve altro, come ad es. una raccomandata?
2)Premesso che non sono in possesso di un documento che chiarisca in modo approfondito le condizioni applicate al contratto di finanziamento in oggetto, è corretto quanto mi è stato detto o posso pretendere la restituzione della somma per intero? Se sì, che passi devo compiere ed entro quando? Può dipendere dai singoli casi e contratti o c'è una disciplina che regola queste cose in via generale e inderogabile? Ho sentito parlare di 14 giorni (lavorativi o da calendario?) come termine per esercitare il diritto di ripensamento, ma non ho capito se può rientrare in questo anche la correlata pretesa della restituzione per intero della somma da me pagata, includendo appunto anche i 220 euro.
3)Debbo chiedere esplicitamente alla concessionaria le lettera liberatoria per poter dimostrare ad altri che non ho finanziamenti in corso, o mi viene inviata in automatico?
Grato per il Vostro aiuto porgo cordiali saluti
Luca, da Stradella (PV)

Risposta:
1 - e' meglio una raccomandata A/R.
2 - da come ci ha descritto i fatti, lei non potrebbe ne' pretendere la restituzione della somma, ne' recedere dal contratto (e' possibile solo nei contratti conclusi fuori degli esercizi commerciali o a distanza -telefono, internet). La legge non la conforta in questo senso, per cui valgono solo gli accordi contrattuali.
3 - la chieda, ma solo per scrupolo, contestualmente alla raccomandata A/R di cui al punto 1.
 
 
 
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