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Polizza dormiente
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Lettera 
25 luglio 2019 0:00
 
Buongiorno.
Una mia parente in cerca di supporto mi ha chiesto aiuto per chiarire la seguente vicenda:
- In data 18/05/2005, su consiglio dell’agenzia bancaria di cui era cliente, ha stipulato in qualità di contraente una polizza assicurativa a premio unico con finalità di investimento di € 6.000,00 che prevedeva anche il caso morte in capo al figlio (assicurato e beneficiario della polizza).
- Ad inizio 2010 purtroppo il figlio è deceduto.
- In data 23/02/2010 la contraente, su consiglio della banca collocatrice, ha richiesto alla compagnia la variazione della polizza indicando un nuovo soggetto beneficiario ma mantenendo il figlio deceduto come assicurato. Questo, a suo dire, per non rinunciare ai buoni rendimenti in corso, che non sarebbero stati replicabili da polizze di nuova emissione.
- Nel marzo 2019 l’IVASS ha segnalato alla compagnia assicuratrice che, sulla base dei propri controlli, la polizza in argomento risultava intestata a soggetto deceduto e ne ha richiesto la devoluzione al MEF come “rapporto dormiente” non essendo stata reclamata da altre 2 anni.
- La compagnia, ottenuta conferma del decesso a lei non noto, ha quindi inviato la comunicazione allegata con la quale segnala di aver devoluto € 6.746,59 al MEF.
- Si è quindi provato a contattare la CONSAP per chiedere la restituzione della somma devoluta, ma la risposta è stata negativa, come da allegato.
Alla luce di quanto sopra, si chiede quali azioni possono essere intraprese per il recupero della somma devoluta e nei confronti di chi.
Claudio, dalla provincia di BO

Risposta:
per agire nei confronti di chi ha dato un suggerimento palesemente errato occorre avere la prova che tale consiglio è stato dato.
Se questa prova è in Vostro possesso allora l'unica azione possibile è quella nei confronti di chi ha dato il consiglio.
 
 
 
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