ADUC
Onere della prova per garanzia
Lettera
14 aprile 2011 0:00
Salve,
ho un quesito riguardante un bene acquistato da un venditore italiano on-line (ma con negozio fisico), nella fattispecie un sistema informatico di memorizzazione dati di rete (composto da una unità base e da due dischi rigidi in essa contenuti) definito NAS in gergo tecnico.
Dopo un anno e quattro mesi di funzionamento regolare, uno dei due dischi ha iniziato a presentare errori di lettura/scrittura (evidenziati dal sistema di diagnosi automatico del NAS, preposto a controllare la vitale integrità dei dati) ed in questo modo è venuta meno la funzione basilare per cui un disco rigido è concepito, e cioè memorizzare permanentemente ed in modo sicuro i dati affidatigli. Quando ciò avviene, è indice palese di un degrado progressivo della superficie magnetica del disco dovuta ad un difetto "all'origine" (materiali usati o processo produttivo).
Il venditore, da me contattato per richiedere la procedura di ritorno in garanzia (RMA), mi ha risposto:
"Gentile Cliente,
per comprovare il difetto occorre una perizia che descriva esattamente il difetto e le cause che lo hanno provocato. Tali cause debbono essere riconducibili ad un difetto all'origine e la perizia deve essere effettuata da un tecnico qualificato.
Trascorsi 6 mesi dall'acquisto la casa madre ci richiede tale perizia.
Ricevuta tale documentazione procederemo ad intervenire tramite la casa madre difatti la normativa prevede il diritto di rivalsa da parte del venditore."
Mi sembra pretestuoso il richiedere a me l'onere della prova del difetto tramite perizia, a cura di un non meglio identificato "tecnico specializzato" (oltretutto si tratta di un bene del valore di una sessantina di euro). Sembrerebbe una mossa per scoraggiarmi dal procedere, ma è proprio questo che mi stimola a persistere per fare valere i miei diritti.
Vi chiedo dunque: da un punto di vista legale, è lecita la pretesa del venditore? Se no, e se non chiedo troppo, potreste indicarmi gli estremi di legge relativi al caso onde poter contestare la richiesta e mettere in mora il venditore?
Grazie per l'attenzione, cordiali saluti.
Roberto, da Anghiari (AR)
Risposta:
purtroppo è così...
Qui la nostra scheda pratica sulla garanzia legale:
http://sosonline.aduc.it/scheda/garanzia+dei+prodotti+due+anni+carico+venditore_14358.php
ho un quesito riguardante un bene acquistato da un venditore italiano on-line (ma con negozio fisico), nella fattispecie un sistema informatico di memorizzazione dati di rete (composto da una unità base e da due dischi rigidi in essa contenuti) definito NAS in gergo tecnico.
Dopo un anno e quattro mesi di funzionamento regolare, uno dei due dischi ha iniziato a presentare errori di lettura/scrittura (evidenziati dal sistema di diagnosi automatico del NAS, preposto a controllare la vitale integrità dei dati) ed in questo modo è venuta meno la funzione basilare per cui un disco rigido è concepito, e cioè memorizzare permanentemente ed in modo sicuro i dati affidatigli. Quando ciò avviene, è indice palese di un degrado progressivo della superficie magnetica del disco dovuta ad un difetto "all'origine" (materiali usati o processo produttivo).
Il venditore, da me contattato per richiedere la procedura di ritorno in garanzia (RMA), mi ha risposto:
"Gentile Cliente,
per comprovare il difetto occorre una perizia che descriva esattamente il difetto e le cause che lo hanno provocato. Tali cause debbono essere riconducibili ad un difetto all'origine e la perizia deve essere effettuata da un tecnico qualificato.
Trascorsi 6 mesi dall'acquisto la casa madre ci richiede tale perizia.
Ricevuta tale documentazione procederemo ad intervenire tramite la casa madre difatti la normativa prevede il diritto di rivalsa da parte del venditore."
Mi sembra pretestuoso il richiedere a me l'onere della prova del difetto tramite perizia, a cura di un non meglio identificato "tecnico specializzato" (oltretutto si tratta di un bene del valore di una sessantina di euro). Sembrerebbe una mossa per scoraggiarmi dal procedere, ma è proprio questo che mi stimola a persistere per fare valere i miei diritti.
Vi chiedo dunque: da un punto di vista legale, è lecita la pretesa del venditore? Se no, e se non chiedo troppo, potreste indicarmi gli estremi di legge relativi al caso onde poter contestare la richiesta e mettere in mora il venditore?
Grazie per l'attenzione, cordiali saluti.
Roberto, da Anghiari (AR)
Risposta:
purtroppo è così...
Qui la nostra scheda pratica sulla garanzia legale:
http://sosonline.aduc.it/scheda/garanzia+dei+prodotti+due+anni+carico+venditore_14358.php
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