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Fatturazione tardiva
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Lettera 
1 gennaio 2013 0:00
 
Nell'agosto del 2008 stipulo un contratto telefonico per linea fissa + ADSL con BT Italia per un attività commerciale di mia proprietà. Nonostante i ripetuti solleciti non ricevo alcuna fattura.
Nell'aprile del 2010 decido di chiudere l'attività e la p.IVA. Comunico a BT Italia tramite raccomandata AR il recesso dal contratto. Nel dicembre 2011 ricevo il primo contatto da parte dell'azienda che contesta un insoluto relativo a fatture che non ho mai ricevuto. Si allega alla contestazione un prospetto riepilogativo delle fatture emesse tutte alla stessa data nel luglio 2011, più di un anno dopo che la P.IVA è stata chiusa. I tentativi di ricevere le copie integrali risultano vani. Ora la pratica è in mano a una società di recupero crediti che dopo molte insistenze mi ha fatto avere le fatture originali.
Le mie domande sono: è lecito emettere fatture su una P.IVA cessata? Esistono termini di scadenza oltre i quali non si può più fatturare un servizio erogato?
Premetto che sono disponibile a una conciliazione, vorrei però capire se è mio diritto decurtare dall'importo dovuto l'IVA (che non recupero più) e una quota arbitraria derivante dal fatto che non posso più scaricare tali spese come costo. Grazie
Francesca, da Bologna (BO)

Risposta:
il credito si prescrive in 5 anni. Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php, chiedendo una rateizzazione degli importi (che dovrà pagare per intero, salvo chiedere la decurtazione di una parte delle somme a titolo di risarcimento del danno per il ritardo nell'invio delle fatture).
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
Faccia anche una denuncia alla Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni: http://www.agcom.it/Default.aspx?message=contenuto&DCId=200
 
 
 
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