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Gli eterni disastri dell'avvocato Giacinto Canzona e di Agitalia
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Lettera 
16 aprile 2016 0:00
 
Chiedo per cortesia di potermi aiutare per una causa che sto portando avanti dal 2011 con l'avvocato Canzona inerente ai libretti antichi. Nel 2011 su un articolo veniva riportato uno scritto che si rivolgeva ai possessori di libretti antichi bancari, il quale diceva che vi era la possibilita' di avere una rivalutazione del capitale sul libretto. Mia mamma dopo avere letto l'articolo si e' messa in contatto con questo avvocato truffatore il quale le ha richiesto somme di denaro che tuttora continuano ad arrivare da pagare. Il 16/07/2011 euro 110, il 3/09/2011 100 euro, il 6/02/2012 56 euro. Questo lui diceva per le spese processuali. Dopo avere capito la truffa che e' stata anche ben mostrata sulle tv nazionali abbiamo a questo punto contattato l'avvocato il quale si diceva dispiaciuto di tutto questo e aveva deciso di risarcire tutti entro breve e di stare tranquilli che lui avrebbe rinunciato a procedere ancora. Il 04/07/2015 sono arrivati da pagare a mia mamma altri 476,81 che ha pagato con un vaglia ad Equitalia. Ora il 01/04/2016 altri 900 euro sempre da Equitalia che pero' non abbiamo ancora pagato. Abbiamo 30 giorni di tempo. Siamo disperati perche' non sappiamo come potere uscire da questa situazione e continuano ad arrivare pagamenti da effettuare. Canzona oltretutto non si fa piu' trovare e l'avvocato Anna Orecchioni che lavorava con lui dice di essere ormai esclusa da tutta questa faccenda.

Risposta:
Le richieste che ha ricevuto sono dapprima il contributo unificato da pagare al Tribunale, 450 euro oltre le spese, ed ora ha invece ricevuto la sanzione del 200%, quindi 900 euro, per non averlo pagato nei termini previsti.
In pratica, il fantasmagorico avvocato Giacinto Canzona aveva avviato la strampalata vertenza sui libretti antichi unendo tutti i clienti e versando un unico contributo unificato. Il Giudice, però, pur non dividendo le cause, aveva disposto che ciascun ricorrente dovesse versare il proprio contributo unificato. La notifica è pervenuta all'avvocato che in quel momento patrocinava la causa, non sappiamo se fosse Canzona o qualcun altro. Fatto sta che i clienti non sono stati avvertiti.
Non vi è niente da fare, quindi, ed occorre pagare.
L'avvocato Anna Orecchioni è la moglie dell'avvocato Giacinto Canzona, quindi non è affatto esclusa dalla storia, ed anzi c'è dentro fino al collo. Specie se si considera che l'avvocato Canzona ha poi fatto causa a tutti per essere ugualmente pagato, ed il suo avvocato è proprio Anna Orecchioni.
Stiamo assistendo decine di clienti incappati in questa assurda storia, e garantiamo -principalmente ai responsabili- che non molleremo su alcuna linea. Certi personaggi fanno male al pubblico ed anche ai tanti operatori onesti del settore.
C'è anche il problema della causa di Appello, da fermare a tutti i costi evitando una nuova sconfitta. Ci stiamo attivando anche in quella direzione. La storiaccia dell'avvocato Giacinto Canzona, del coniuge avvocato Anna Orecchioni e dei loro vari collaboratori prosegue a tutt'oggi sotto il nome di Agitalia.
 
 
 
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