Buongiorno Scrivo in merito ad un problema con il gestore telefonico VODAFONE. Nel Settembre 2018 ho attivato la loro fornitura per linea rete fissa + internet. Nel Gennaio 2022, per cambio abitazione, avevo la necessità di recedere al contratto, a seguito di suggerimento da punto vendita Vodafone, provvedo ad inviare una A.R., nel giro di una settimana ricevo telefonata da call center Vodafone chiedendo spiegazioni alla mia lettera di recesso, fanno seguire una registrazione vocale dove mi chiedono al conferma di recesso contratto. Successivamente, nel tempo fino a Maggio ricevo 2 bollette senza i costi di rete fissa, faccio una contestazione telefonica, mi viene consigliato in inviare un altra lettera A.R., mi richiamano e dopo la registrazione vocale di conferma recesso mi viene comunicato che il contratto ha durata di 4 anni (quindi con scadenza a settembre 2022) ma in via eeccezionale considerano il contratto a maggio 2022! Tutto bene fino a dicembre 2022 in cui Vodafone mi invia una fattura per il periodo Maggio-Novembre di costi servizi senza rete fissa. Faccio una telefonata di contestazione che si conclude con la solita registrazione vocale di recesso contratto. Tutto bene? NO! Nel giro di 2 settimane ricevo un altra fattura con l'importo di rete fissa (nelle precedenti 3 fatture era stata eliminata) con l'aggiunta del costo di disattivazione fornitura con scadenza a Dicembre 2022. Non è mia inteNzione pagare le ultime 2 fatture. Invio un'altra lettera A.R., vengo ricontattato telefonicamente e con sorpresa mi viene comunicato che nelle prime 2 registrazioni vocali avevo aderito al recesso di disdetta! Dopo l'ennesima presa per i fondelli confermo che non hO intenzione di pagare quanto da loro ingannevolmente richiedono. Grazie
Gemma, dalla provincia di BG

Risposta:
bisognerebbe leggere il contratto che di solito ha un vinvolo contrattuale di 24 mesi e poi rinnovato tacitamente. In tal caso a gennaio 2022 poteva cambiare seppure c'era un vincolo contrattuale di 24 mesi era ampiamente trascorso. Fatta la racc ar per la disdetta al max poteva applicare i costi di cessazione linea di circa 35 euro e addebitare costi ultima fattura visto che il recesso ha corso dopo 30 gg dalla raccomandata.
questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
----------------
Ha risposto Anna D'Antuono