testata ADUC
casa amica fidelity card
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
17 luglio 2012 0:00
 
Buonasera,a metà maggio 2012 mi telefona una Sig.ra di Casa Amica Viale Abruzzi 13/a Milano mi dice che per le fedeli clienti stanno consegnando delle fidelity card se poteva passare per casa una incaricata a portarmela. In data 25/05/2012 si presenta a casa la Sig.ra Sonia di Casa Amica che mi consegna una card e mi dice che ho tempo 3 anni per acquistare dei beni, che questo vantaggio non lo posso cedere a nessuno e che la merce che acquisto è in garanzia del costruttore non posso regalarla a nessuno che posso recarmi presso qualsiasi venditore esempio di elettrodomestici e vedere un prodotto che mi interessa e loro sono in grado di fare degli sconti pari al 30-40 % su quello stesso prodotto, che non ho nessun vincolo solo quello di fare un primo acquisto di qualsiasi tipo entro i tre anni per far valere la mia card e non posso superare i € 2.400,00. Io firmo tranquilla e in fiducia di quello che mi ha detto questa Sig.ra che mi lascia dicendomi che verrà dopo quindici giorni a portarmi il catalogo dove se troverò quello che mi interessa potrò acquistare. Solo in data 05/07/2012 mi si presenta il Sig. Nicola di Casa Amica mi porta il catalogo e mi chiede quale prodotto sono intenzionata acquistare di quelli in catalogo, io dico che non c’è niente che mi interessa e che aspetto altri cataloghi, lui mi avvisa che io non posso aspettare che in data 25/05/2012 io ho sottoscritto un contratto dove mi impegno ad acquistare subito la merce di questo catalogo che adesso mi stava facendo vedere per un importo di 2.400,00 più iva e quindi per circa 2.900,00 euro, che io avevo i 10 gg per recedere dal contratto firmato in data 25/05/2012 e che questo non era accaduto e quindi io ero obbligata ad acquistare.
Io avviso che non mi è stato detto niente di tutto questo, che anzi non avevo nessun impegno, mi dice che quello che mi stava dicendo era la realtà di quello che ho firmato e che lui in questa occasione mi può venire incontro facendomi un finanziamento per tre, quattro anche cinque anni, e proprio perché mi vede particolarmente scossa mi può venire incontro e farmi un importo minimo di 2.000,00 che mi consegna a garanzia dell’accordo preso una batteria di pentole di quel valore e che nei prossimi tre anni io posso fare un cambio merce del catalogo. Si stralcia così la mia card e più nulla è dovuto, altrimenti se lui torna in ditta senza nessun accordo con forza verranno a prendersi i 2.900. Presa dal panico avviso che non voglio fare nessun finanziamento e che cercherò nel giro di una settimana di farmi prestare i 2.000 e firmo per l’accordo della batteria e il cambio merce entro i tre anni. Lunedì un mio avvocato invia una raccomandata a/r per il recesso del contratto firmato in data 05/07/12 e che più nulla gli dovevo,la ditta chiama e avverte l'avvocato che il tempo di recesso dal contratto era di 10 gg e partiva dall'impegno di spesa firmato in data 25/05/12 e che ci daranno battaglia. Io non ho ne pagato ne ritirato merce. Cosa ci consigliate?
Marisa, da Loreggia (PD)

Risposta:
si tratta delle cosiddette tessere sconto fasulle:
http://tlc.aduc.it/articolo/vendite+domicilio+tessere+sconto+fasulle+balle+dei_18042.php
Il contratto è viziato da inganno, e quindi potrà dare loro battaglia ove le facessero causa.
Nel frattempo:
1. Faccia una segnalazione al Garante della concorrenza e del mercato: http://www.agcm.it/invia-segnalazione-online.html#wrapper
2. Faccia un esposto alla Procura della Repubblica per truffa.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS