Buonasera,
nel dicembre 2012, mio padre viene contattato telefonicamente da una operatrice straniera, la quale propone un contratto telefonico molto vantaggioso 50€ per 2 sim e una linea telefonica privata a bimestre.
Mio padre chiede che gli venga inviato il contratto ma tutto tace. Nei giorni successivi provo a chiamarli ma il numero che ci avevano dato è inesistente. Chiamo Bt Italia e mi dicono che non ne sanno nulla e che non abbiamo alcun contratto attivo o in stato di attivazione.
Gennaio 2013, telecom (precedente fornitore) ci stacca la linea e contemporaneamente ci chiamano da bt italia (altro operatore rispetto alla prima), ci dice che abbiamo attive 2 linee attive VOIP e due sim e che il giorno dopo verrà un tecnico per allacciarci le linee, presi dalla disperazione visto che mio padre lavora con il tel, accettiamo il tecnico ma del contratto neanche l'ombra.
a febbraio ci arriva una bolletta di 250.00 che riassumeva 2 tasse governative a sim 90,00 x 2, consumo traffico (mai usate sim, non avevano la linea) perchè avevamo richiesto a tim di non concedere il passaggio a bt italia. Contesto la bolletta che non pago, e invio una lettera di messa in mora, ma non accade nulla, continuano ad arrivare bollette mensili altissime, contatto Telecom per rientrare con loro ma ci dicono che il n.di migrazione è sbagliato.. ricontatto bt italia e mi dicono che è giusto. Arriviamo a marzo del 2015 (la maggior parte delle bollette è stata pagata), grazie ad un operatore telecom rientriamo con loro, mantenendo il nostro n.di telefono. Ma continuano ad arrivare bollette per la linea che paghiamo a telecom.
Ho letto che per legge il contratto a distanza deve essere inviato al cliente per dargli la possibilità di recedere entro 30 gg (ed a noi questo non è accaduto) e che si può avere diritto anche a recedere entro i 12 mesi successivi, e che non avendocelo mai comunicato il contratto è nullo. Io voglio far causa a bt italia, anche perchè ogni volta che chiamano insultano i miei genitori poveri pensionati che non possano pagare 100 euro al mese di telefono ed io purtroppo per ragioni economiche li ho aiutati finchè ho potuto. Vorrei avere un supporto e voglio chiedere un risarcimento danni. Cosa devo fare? Grazie mille
Gabriella, da Roma (RM)
Risposta:l'invio del cartaceo contrattuale e' obbligatorio (pena la nullita' dello stesso) per adesioni a distanza effettuate dal 13.06.2014.
Nei confronti del gestore, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione con raccomandata a/r chiedendo la cessazione di ogni servizio ed eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.