testata ADUC
Bt Italia
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
20 giugno 2015 0:00
 
Buonasera,
nel dicembre 2012, mio padre viene contattato telefonicamente da una operatrice straniera, la quale propone un contratto telefonico molto vantaggioso 50€ per 2 sim e una linea telefonica privata a bimestre.
Mio padre chiede che gli venga inviato il contratto ma tutto tace. Nei giorni successivi provo a chiamarli ma il numero che ci avevano dato è inesistente. Chiamo Bt Italia e mi dicono che non ne sanno nulla e che non abbiamo alcun contratto attivo o in stato di attivazione.
Gennaio 2013, telecom (precedente fornitore) ci stacca la linea e contemporaneamente ci chiamano da bt italia (altro operatore rispetto alla prima), ci dice che abbiamo attive 2 linee attive VOIP e due sim e che il giorno dopo verrà un tecnico per allacciarci le linee, presi dalla disperazione visto che mio padre lavora con il tel, accettiamo il tecnico ma del contratto neanche l'ombra.
a febbraio ci arriva una bolletta di 250.00 che riassumeva 2 tasse governative a sim 90,00 x 2, consumo traffico (mai usate sim, non avevano la linea) perchè avevamo richiesto a tim di non concedere il passaggio a bt italia. Contesto la bolletta che non pago, e invio una lettera di messa in mora, ma non accade nulla, continuano ad arrivare bollette mensili altissime, contatto Telecom per rientrare con loro ma ci dicono che il n.di migrazione è sbagliato.. ricontatto bt italia e mi dicono che è giusto. Arriviamo a marzo del 2015 (la maggior parte delle bollette è stata pagata), grazie ad un operatore telecom rientriamo con loro, mantenendo il nostro n.di telefono. Ma continuano ad arrivare bollette per la linea che paghiamo a telecom.
Ho letto che per legge il contratto a distanza deve essere inviato al cliente per dargli la possibilità di recedere entro 30 gg (ed a noi questo non è accaduto) e che si può avere diritto anche a recedere entro i 12 mesi successivi, e che non avendocelo mai comunicato il contratto è nullo. Io voglio far causa a bt italia, anche perchè ogni volta che chiamano insultano i miei genitori poveri pensionati che non possano pagare 100 euro al mese di telefono ed io purtroppo per ragioni economiche li ho aiutati finchè ho potuto. Vorrei avere un supporto e voglio chiedere un risarcimento danni. Cosa devo fare? Grazie mille
Gabriella, da Roma (RM)

Risposta:
l'invio del cartaceo contrattuale e' obbligatorio (pena la nullita' dello stesso) per adesioni a distanza effettuate dal 13.06.2014.
Nei confronti del gestore, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione con raccomandata a/r chiedendo la cessazione di ogni servizio ed eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS