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Lettera 
18 marzo 2005 0:00
 
Cara Aduc, avei bisogno di un suo consiglio riguardo un fatto che mi e' accaduto e che mi trova perplesso. Alcuni giorni fa sono stato contattato telefonicamente da una segretaria della ditta AQUA S.r.l. di Sommacampagna (VR) che mi ha parlato dell'offerta di un loro depuratore d'acqua. Dato che ormai da anni la qualita' dell'acqua erogata dal comune e' insoddisfacente e regolarmente in famiglia compriamo l'acqua in bottiglia, da diverso tempo pensavo di installare un filtro o simili per cercare di migliorare l'acqua del rubinetto, ma non sapevo ancora a chi rivolgermi. Ho accettato di fissare una visita di un consulente anche allettato dal fatto che il depuratore era per un breve periodo di tempo e per poche persone, offerto a costo zero - tutto quello che avrei dovuto pagare sarebbero stati i filtri che annualmente necessitano di essere sostituiti. Ieri il consulente e' venuto per una dimostrazione, ha installato il congegno dal quale ha spillato alcuni bicchieri d'acqua che effettivamente ho trovato essere di sapore gradevole, al che mi sono dichiarato interessato all'acquisto dell'apparecchio. Mi sono stati illustrati i costi: 180€ di acconto, 100€ per il tecnico per la prima installazione e collaudo dell'impianto, 40 € per ogni uscita annuale per 10 anni per la sostituzione e manodopera dei filtri, e il residuo di € 2.080,50 in 30 quote mensili di € 69,35 pero' avrei avuto in omaggio una bottiglia vuota con il logo della ditta impresso sopra. Ho chiesto del tempo per valutare l'offerta, ma mi e' stato detto che queste condizioni di favore valevano in quel momento e se avessi sottoscritto in un tempo diverso, magari passando in ditta, avrei dovuto pagare oltre a quanto specificato, anche € 2.650 per il depuratore. Avendo io un altro impegno incombente e dato che il convegno andava per le lunghe decisi di sottoscrivere e congedare il mio ospite. Quest'oggi, a mente fredda, sentendo anche il parere di familiari e amici e soprattutto facendo un po' di conti, vedo che normalmente (fuori dall'offerta) il depuratore, i filtri e la manutenzione ordinaria (ammesso che non si rompano parti vitali del congegno, di cui non e' stato specificato chi dovra' sobbarcarsi le spese di sostituzione) costa: 180+100+400+2080,50+2650 = 5.410,50 €, quasi 10 milioni e mezzo di lire. E qui mi sono venuti alcuni dubbi. Vale la pena spendere una tale cifra per alcuni bicchieri d'acqua al giorno, forse un po' piu' pulita? Ma anche i miei previsti 2.760,50 € sono ben spesi? Qui tutti mi consigliano di recedere e di rassegnarmi a continuare con le vecchie bottiglie di plastica. Vedo pero' che sul foglio del contratto, la revocabilita' della proposta e' possibile avvalendosi del D. Legge 15.01.92, n°50 entro 10 gg dalla sottoscrizione, ma in tal caso si trattengono "per spese accessorie" l'acconto di 180 €. E' proprio cosi'? Lei cosa mi consiglia di fare? La ringrazio fin d'ora per la sua cortese risposta.
Giampietro, da Pedemonte/Varese

Risposta:
Si', la legge 50/92 parla di spese, che potrebbero essere anche quelle indicate, ma che anche a noi, come a lei, ci sembrano eccessive. C'e' da considerare la visita della persona che e' venuta ad illustrarle il tutto e le relative spese amministrative che, forse, potrebbero essere la meta' di quanto chiesto. Provi a chidere il rimborso in questi termini, e casomai, nella raccomandata A/R che dovra' fare per esercitare il diritto di recesso, specifichi che chiede anche il rimborso di xx euro a loro gia' anticipati, e che questo avvenga entro 15 giorni, altrimenti li portera' in giudizio con beneplacito di spese e danni (giudice di pace).
 
 
 
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