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Lettera 
2 aprile 1999 0:00
 
Povera Italia e povera Torino,
questa che vi espongo è una fattispecie marginale ma purtroppo sintomatica di come il cittadino italiano percepisca gli effetti della pressione centrifuga delle autonomie regionali e la prepotenza dell'invasione extracomunitaria. Nella regione Piemonte, e con certezza nella città di Torino, siamo arrivati all'assurdo che un extracomunitario con permesso regolare ha diritto alla tessera sanitaria rinnovabile annualmente; mentre cittadini italiani come me residente a Livorno e come mia moglie residente a Milano, che per motivi di lavoro cambiano spesso domicilio, ottengono una tessera annuale non rinnovabile. L'obbligo di re-iscrizione alla ASL di residenza dopo il primo anno, di non avere il medico di famiglia, di pagare tutte le prestazioni non d'urgenza (cioè con ricovero in ospedale) come prestazioni occasionali, ma sopratTutto la discriminazione nei confronti degli altri cittadini italiani e, paradossalmente, nei confronti di chi straniero non contribuisce al SSN con fior di milioni di lire come noi è inaccettabile. Questo per effetto della interpretazione discrezionale da parte delle varie ASL del contenuto della Circolare Regionale 16/10/95 prot. 6624/53/792; infatti in altre ASL di Torino diverse dalla ASL 2 il rinnovo è ammesso. Autonomia elevata al quadrato da una parte e decreti assistenziali dello Stato a favore degli immigrati dall'altra. Come si fa a non firmare per il referendum contro l'immigrazione ? Basta non divulgare questi paradossi !

Risposta:
stante cosi' le cose, le consigliamo un ricorso al Tar del Piemonte, perche' ci sono due Asl -che dovrebbero entrambe rispettarla- che ne danno una interpretazione diversa; quindi occorre un'autorita' superiore che metta un punto fermo.
 
 
 
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