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Lettera 
10 aprile 1999 0:00
 
Spettabile ADUC,
Vi sottopongo questo quesito nella speranza che possiate indicarmi una possibile soluzione inviandomi risposta possibilmente anche per e-mail Sono una pensionata di 81 anni e premetto che concerne una assurda bolletta ENEL inerente l'utenza di una villetta di 4 vani che io utilizzavo solo rarissime volte. L'addebito di consumi nel periodo dal 22.07.98 al 11.12.98 e' stata utilizzata effettivamente solo per circa 25 gg. ( come normalmente negli anni precedenti) e per il restante periodo e' restata chiusa. In detta villa oltre alle normali luci vi era solo un frigo ed uno scaldabagno. Ho subito contestato l'assurdo ed anomalo consumo addebitatomi pari a KW 3.742 e a £. 1.253.596, somma oltretutto che non dispongo, mediante lettera raccomandata. L'Enel mi ha risposto prima con una lettera in cui affermava che il gruppo di misurazione era a posto e successivamente, di recente, con una minacciosa raccomandata intimandomi di pagare entro 15 gg. piu' interessi in caso contrario trasmetterebbe il tutto ai legali, ecc. Come mi devo comportare? Non ho la possibilita' di rivolgermi ad un legale (soprattutto per la spesa) Chi puo' tutelarmi o aiutarmi?

Risposta:
Corra subito dal giudice di pace per sentire se e' possibile convocarli in giudizio oppure e' il caso di limitarsi solamente a contestare ad oltranza fino a che non saranno loro a fissare l'udienza. Purtroppo non c'e' modo diverso dal risolvere tutto davanti al giudice. Nel frattempo, piu' raccomandate di contestazione invia e meglio e'. Si faccia autorizzare dal giudice a stare in udienza senza avvocato, visto anche che siamo poco sopra al milione. Le raccomandate le intesti per conoscenza anche a noi in quanto associazione di consumatori (non ce la invii -a noi- per raccomandata!)
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS