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Lettera 
9 aprile 1999 0:00
 
Buongiorno, Vi scrivo per chiederVi un consiglio su come mi dovrei comportare nella situazione in cui mi trovo. Il 19 marzo 1999 ho firmato il contratto preliminare per l'acquisto di un appartamento di nuova costruzione. Dopo la firma il costruttore ci ha detto che l'appartamento adiacente al nostro sara' adibito esclusivamente a salone di parrucchiera.
L'agenzia alla quale ci siamo rivolta per la compravendita era anch'essa all'oscuro del fatto. Nel contratto preliminare era specificato l'uso residenziale dell'edificio composto da 15 appartamenti. La concessione edilizia e' relativa alla costruzione di un fabbricato plurifamiliare per n.15 alloggi. Quest'ultima e' datata 25/06/96, percio' oggi ci informeremo presso il comune se e' stata accordata la concessione per la modifica di destinazione d'uso. Alla luce di questo ci sentiamo "truffati" dal costruttore e pretendiamo la restituzione della caparra di L.10.000.000 versati alla firma. Vi allego la lettera che vorremmo spedire tramite raccomandata al costruttore. Vi sarei grato se poteste darmi qualche consiglio. Vi ringrazio ancora per l'attenzione e per la sollecitudine nella risposta alla mia precedente richiesta.

Risposta:
La lettera in se' va bene. Ed il motivo potrebbe anche essere valido per esercitare il diritto di recesso. Occorrerebbe pero' valutare meglio gli atti -in particolar modo il preliminare firmato- onde valutare quali fossero le vostre effettive aspettative nei riguardi della situazione del palazzo. Il rischio e' di perdere quantomeno il doppio della caparra. Intanto mandi la lettera. Pero' fate valutare il contenuto del preliminare.
 
 
 
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