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Lettera 
9 maggio 2002 0:00
 
9 Mag 2002
Subject: ABUSO CONDOMINIALE?
Gentile ADUC
vorrei proporre un quesito nella speranza di avere una se pur breve risposta e un consiglio autorevole sul seguente problema:
sono il proprietario di un appartamento sito al primo piano di un palazzo adibito a civile abitazione nel centro storico di Cagliari.
Un anno fa fu venduto il secondo piano all'Ente Regionale per il Diritto allo Studio (ERSU) il quale ha suddiviso i circa 300 mq in 17 monolocali con cucina comune e servizi da allora destinati a 25 studenti universitari meritevoli.
Da tale momento, come è facile dedurre, il palazzo si è trasformato in una bolgia diurna e purtroppo notturna priva di regole del vivere civile.
Ora io, come tutti gli altri tranquilli proprietari dello stabile, ci domandiamo se questa trasformazione sia in qualche modo compatibile col diritto.
Ho letto che la classificazione catastale di tipo A2 (civile abitazione) non è la stessa di quella B1 riguardante collegi o convitti.
Vi chiedo se si possano riscontrare elementi per intentare un iter difensivo, o se, come temo, si debba sottostare a una arrogante e incivile sopruso, per quanto legale esso possa essere.
Se, insperatamente, la Vs risposta fosse positiva, vi chiedo di indicarmi a chi rivolgermi per il proseguo dell'azione.
grazie

Risposta:
si presuppone che le variazioni catastali necessarie siano state effettuate: verifichi effettuando una visura in Catasto se sia o meno regolare la destinazione. Altrimenti, non rimane che richiedere l'intervento dei vigili per ottenere il rilievo dei decibel -contestando poi in caso fossero superati i limiti (ma a quel punto anche i vigili dovranno muoversi) oppure intentando causa contro il proprietario -procurandosi documentazione e prove che dimostrino come il rumore ecceda la tollerabilita' e conseguentemente chiedendo la rifusione del danno oltre che la cessazione dei comportamenti indebiti (facile non e', ma e' possibile tentare tale via).
 
 
 
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